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L’attentato a Sigfrido Ranucci e la pista della ‘ndrangheta sull’eolico: dal collaboratore trasferito alla frase sul giornalista «finito»

19 Ottobre 2025 - 06:58 Alba Romano
sigfrido ranucci
sigfrido ranucci
Per la nuova stagione il programma ha lavoratore su una terza puntata dedicata agli appalti nel nordest. E mentre si indaga per danneggiamento aggravato dal metodo mafioso spunta una nuova pista. Su cui ci sono alcune strane coincidenze

Dieci ore prima che le auto di Sigfrido Ranucci e di sua figlia saltassero in aria davanti all’abitazione del giornalista a Capo Ascolano un collaboratore di giustizia è stato trasferito in una località top secret. Non è un collaboratore qualsiasi, dalle sue parole Report ha realizzato uno dei servizi più delicati della nuova stagione, sugli interessi della ‘ndrangheta nell’eolico nel Nordest. E questa, secondo quanto riportano oggi sia Il Messaggero che Il Fatto Quotidiano, può esser una pista, tra le tante, su cui lavorare per capire la matrice dell’attentato contro il giornalista Rai. Per ora il fascicolo su cui indaga la procura di Roma, gestito dal procuratore Francesco Lo Voi e affidato al pm Carlo Villani della direzione distrettuale antimafia, è aperto per danneggiamento aggravato dal metodo mafioso. Sul caso indagano i carabinieri di Roma e Frascati.

L’imprenditore trasferito, la terza puntata di Report e la frase su «Ranucci finito»

Non è ben chiaro il perché di questo trasferimento improvviso. Secondo quanto avrebbe confermato venerdì lo stesso Ranucci a colloquio con i pm romani, la trasmissione era riuscita a mettere le mani sul verbale del collaboratore di giustizia, un imprenditore il cui anonimato è da proteggere, e ci ha costruito la terza puntata della nuova stagione. L’uomo è legato a un clan mafioso su cui aveva parlato anche un altro collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura, ex boss ‘ndranghetista, che nel 2022 riferì ai pm romani di aver sentito appartenenti di quella cosca dichiarare «Ranucci è un uomo finito». La la ‘ndrangheta ha modalità diverse di azione, però. Ma potrebbe aver delegato ai “colleghi” dell’hinterland romano.

Le videocamere in zona e l’auto abbandonata

Intanto le indagini proseguono. Tra i testimoni sentiti dai carabinieri uno afferma di aver visto un uomo con il passamontagna allontanatosi poco prima dell’esplosione. Per questo si stanno acquisendo le immagini dei circuiti di video sorveglianza su un raggio più ampio rispetto all’abitazione di Ranucci. Inoltre continuano gli accertamenti sulla 500x rubata a Ostia e lasciata abbandonata a pochi metri dal luogo dell’esplosione.


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