Chi era Raffaele Marianella, l’autista ucciso nella sassaiola al pullman dei tifosi di Pistoia a pochi mesi dalla pensione


Lavorava con la Jimmy Travel solo da tre mesi Raffaele Marianella, l’autista 65enne rimasto ucciso durante la brutale aggressione al pullman dei tifosi del Pistoia Basket. Aveva trascorso gran parte della sua vita proprio sul sedile del conducente di autobus. Nella serata di domenica 19 ottobre, a una manciata di mesi dalla pensione, un grosso sasso lo ha colpito fatalmente al collo quando era sul sedile affianco al volante. «Ti terrò sempre nel cuore», ha scritto sui social la figlia Federica. Per la morte la procura di Rieti indaga per omicidio volontario.
Il lavoro alla Jimmy Travel e l’agguato
Nato a Roma, separato e con una figlia, Marianella aveva lavorato diversi anni per la Giotto Bus. Di recente – tre mesi fa – era stato assunto dalla Jimmy Travel, azienda di noleggio con sede a Osmannoro, a nord di Firenze, che da tempo collabora con i tifosi del Pistoia Basket per le trasferte. Questa volta ad accompagnare la squadra di A2 a Rieti c’erano Raffaele Marianella e un collega. Sono loro che, sorpresi da ultras della Sebastiani sulla strada statale 79, sono stati bersagliati da una sassaiola. Miracolosamente illeso il conducente, dopo che un pesante mattone aveva impattato con violenza sul parabrezza proprio all’altezza della sua testa. Marianella, a bordo come secondo autista, è stato invece centrato sul collo. Il colpo gli ha reciso la carotide.
L’ultimo saluto dell’azienda e della figlia
«È morto Raffaele. Era un grande lavoratore, un professionista esemplare», ha scritto la Jimmy Travel in un comunicato ufficiale. A dare l’ultimo saluto su Instagram anche l’unica figlia, Federica Marianella: «Ti terrò sempre nel cuore».