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Prima la massacra di botte, poi chiama il 118: «Non le ho fatto niente». La 24enne perde la milza: il compagno 58enne arrestato dopo due settimane

20 Ottobre 2025 - 20:00 Ygnazia Cigna
donna si da fuoco agrigento foto carabinieri generica
donna si da fuoco agrigento foto carabinieri generica
La ragazza è stata sottoposta a un intervento chirurgico durante il quale le è stata asportata la milza a causa di gravissime lesioni interne

A settimane di distanza dall’aggressione, la procura di Torino ha disposto il fermo del fidanzato della ragazza di 24 anni trovata agonizzante lo scorso 8 ottobre in un appartamento di Trana, piccolo comune della Val Sangone (Torino). La donna, trasportata d’urgenza in ospedale, è stata sottoposta a un intervento chirurgico durante il quale le è stata asportata la milza a causa di gravissime lesioni interne. Dai primi accertamenti risulta che la ragazza sarebbe stata picchiata ripetutamente e colpita più volte con un bastone. Il fidanzato fermato è un uomo di 58 anni, che aveva iniziato una relazione con la vittima circa un mese prima dei fatti. Il fascicolo è stato aperto con l’ipotesi di lesioni aggravate.

L’uomo nega: «Non le ho fatto niente»

A dare l’allarme quel giorno era stato proprio il 58enne, che ai soccorritori del 118 ha raccontato di aver trovato la compagna in crisi mentre dormiva. Agli inquirenti continua a dichiararsi estraneo alla violenza: «Non le ho fatto niente e non vedo l’ora che si svegli in modo che possa dire la verità», sono state le sue parole. «Ci siamo svegliati, abbiamo parlato, ci siamo riaddormentati. Quando ho riaperto gli occhi mi sono reso conto che lei stava avendo una crisi e ho chiesto aiuto», ha aggiunto. La sua versione, però, attualmente è considerata poco credibile dagli investigatori, che hanno ricostruito un violento litigio tra i due durante la notte, e che sarebbe poi degenerato in un pestaggio. La coppia, secondo quanto emerso finora, avrebbe anche consumato crack e cocaina prima dell’aggressione. E il 58enne avrebbe colpito la ragazza con un bastone (o con un oggetto simile), provocandole ferite gravissime.

La vittima è uscita dal coma: sarà ascoltata dal magistrato

La 24enne è rimasta alcuni giorni in rianimazione e quando si è risvegliata dal coma è stata dichiarata fuori pericolo di vita. Le sue condizioni restano delicate, ma ha ripreso conoscenza e potrà essere presto sentita dal pubblico ministero per ricostruire quanto accaduto nell’appartamento. Il 58enne lavora in una azienda meccanica della zona. In passato sarebbe stato seguito dal Sert per problemi di tossicodipendenza. La 24enne, invece, è una barista, e il titolare del locale dove lavora ha confermato che i due avevano una relazione da poche settimane. Il legale del 58enne ha già presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro la misura cautelare del fermo, mentre la famiglia della ragazza, parte offesa, è assistita dall’avvocato Stefano Tizzani. Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri, che hanno già acquisito diverse testimonianze. Tra queste, anche quella del proprietario dell’appartamento dove la 24enne è stata trovata in gravi condizioni.

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