Donald Trump vuole perdonare Puff Daddy: la commutazione della pena in arrivo


Donald Trump starebbe considerando la possibilità di commutare la condanna del rapper e produttore Sean “Diddy” Combs, detto anche Puff Daddy, già nei prossimi giorni. A riferirlo è un alto funzionario della Casa Bianca, come riporta il giornale online TMZ, secondo cui il presidente «sta ancora valutando» la decisione. All’interno dello staff presidenziale non mancano voci contrarie. Alcuni consiglieri avrebbero invitato Trump a non procedere con la commutazione. Tuttavia, la stessa fonte precisa: «Il presidente farà ciò che ritiene opportuno», lasciando intendere che la scelta finale potrebbe arrivare a breve.
La condanna di Puff Daddy
Diddy, 54 anni, sta scontando una pena di 50 mesi di carcere per violazione del Mann Act, la legge federale che vieta il trasporto di persone attraverso i confini statali a fini illeciti. Ha già scontato 13 mesi e, con la riduzione per buona condotta, potrebbe uscire tra circa due anni. Un’eventuale commutazione presidenziale annullerebbe però ogni residuo di pena. Secondo fonti vicine al caso, subito dopo la sentenza emessa all’inizio del mese, il team legale del musicista avrebbe contattato un alto esponente della Casa Bianca in grado di riferire direttamente al presidente in materia di grazia o commutazione. Pochi giorni dopo, lo stesso Trump aveva confermato ai giornalisti di essere «a conoscenza della richiesta».
I rapporti tra Puff Daddy e Donald Trump
I rapporti tra i due si erano incrinati nel 2020, quando Diddy aveva pubblicamente sostenuto Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca. Nonostante ciò, l’ex presidente non avrebbe escluso un atto di clemenza. Solo la scorsa settimana Trump aveva già commutato la pena dell’ex deputato repubblicano George Santos, segnale – per alcuni osservatori – di una rinnovata propensione del presidente a utilizzare i poteri di grazia. Al momento, nessuna decisione ufficiale è stata annunciata, ma secondo le fonti citate la possibilità che Diddy venga liberato “entro la settimana” resta concreta.