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Erdogan punta all’intesa con Merz. L’annuncio dopo l’incontro con Starmer: «Firmati gli accordi per ottenere gli Eurofighter»

27 Ottobre 2025 - 19:02 Stefania Carboni
eurofighter
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Le mosse del numero uno di Ankara: l'obiettivo sono 20 modelli che potranno diventare operativi in tempi brevi grazie alla Royal Air Force

Il premier britannico Keir Starmer e il presidente Recep Tayyip Erdogan hanno siglato ad Ankara l’accordo sull’acquisto da parte della Turchia di almeno 20 jet Eurofighter per 8 miliardi di sterline. Ankara sta modernizzando la flotta dell’aeronautica puntando sui modelli da combattimento di fabbricazione europea, prodotti all’interno del consorzio formato da Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna. «Riguardo all’acquisizione di caccia Eurofighter Typhoon abbiamo firmato gli accordi necessari», ha dichiarato il presidente turco durante una conferenza congiunta con il premier britannico ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt.

Gli eurofighter sarebbero in realtà 40

Secondo quanto riporta il sito Middle East Eye, che cita fonti vicine al governo, 20 Eurofighter verranno assemblati e messi in condizione di essere operativi direttamente dalla Royal Air Force (Raf). Questo per accorciare i tempi. E inoltre altri 20 aerei saranno modificati in base alle esigenze turche in un secondo momento. Questa cessione è stata bloccata a lungo dal parlamento tedesco ma Erdogan punta al semaforo verde per giovedì prossimo quando incontrerà il cancelliere tedesco Merz ad Ankara. Sul riconoscimento della Palestina e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza ha inoltre dichiarato: «Ho fatto i miei più sentiti complimenti durante il bilaterale. La decisione di riconoscere lo stato palestinese è un passo fondamentale per la creazione di uno Stato palestinese. Ora la priorità è fare entrare aiuti umanitari a Gaza. La tenuta del cessate il fuoco è una responsabilità di tutti noi e vincola Israele». Rispetto al conflitto tra Kiev e Mosca Erdogan ha discusso con Starmer «dei prossimi passi da compiere per una pace giusta e duratura». Riguardo alla Siria il presidente turco è stato netto su quanto «sia necessario prevenire e fermare le influenze straniere per garantire la stabilità del Paese»

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