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Meloni e Orbán rafforzano l’asse Roma-Budapest: «Collaborazione su difesa e migrazioni». Ma lui attacca: «L’Ue non conta nulla, Trump sbaglia su Putin»

27 Ottobre 2025 - 19:07 Ugo Milano
orban meloni
orban meloni
L'attacco del premier ungherese da Roma, dove è stato accolto in Vaticano. A seguire, il faccia a faccia con Giorgia Meloni. La reazione di Orban quando gli chiedono che cosa pensi di Ilaria Salis

A sentire Palazzo Chigi, la premier e il primo ministro ungherese avrebbero avuto un incontro fruttuoso. Tuttavia, raggiunto dai cronisti nel centro di Roma, dopo l’incontro con papa Leone in Vaticano e prima di quello con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, il primo ministro ungherese Viktor Orban si era concesso a qualche domanda e le sue risposte non hanno lasciato dubbi sulla sua posizione a livello internazionale, decisamente non allineata con quella dell’Unione europea e tantomeno con gli Stati Uniti. «L’Unione – ha detto al Messaggeronon conta nulla. E presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio», cioè la richiesta del presidente Usa di smettere di importare dalla Russia. Il problema, ha spiegato Orban, ha origine nel fatto che «l’Ungheria dipende moltissimo dal petrolio e dal gas russo. Senza di loro, i prezzi dell’energia andranno alle stelle, provocando delle carenze nelle nostre scorte».

Palazzo Chigi: «Un colloquio fruttuoso»

In una nota ufficiale di Palazzo Chigi si legge che «il colloquio (tra Meloni e Orban, ndr) ha consentito di mettere a fuoco le prospettive delle relazioni bilaterali e di avere uno scambio di vedute sui principali temi dell’attualità internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina, agli sviluppi in Medio Oriente e all’agenda europea». Tra i temi affrontati, anche le iniziative per una gestione efficace e innovativa dei flussi migratori. I due leader avrebbero poi infine discusso delle opportunità offerte dallo strumento europeo SAFE, valutando possibili sinergie tra Italia e Ungheria a sostegno delle rispettive capacità industriali e tecnologiche.

Un’Europa «fuori dai giochi»

Secondo il premier ungherese, con il blocco alle importazioni dalla Russia, appoggiato anche dall’Ue, il presidente Trump si è spinto troppo oltre e ha commesso un errore: «Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia», ha raccontato a Repubblica. Tuttavia, non è di questo che discuterà oggi pomeriggio con Giorgia Meloni. «Il punto più importante della discussione con il vostro primo ministro – ha commentato Orban – è il futuro dell’economia europea, perché sulla guerra in Ucraina resta ben poco da fare». Quando gli vengono chiesti chiarimenti, spiega: «Abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere questa guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L’Europa è totalmente fuori dai giochi». Secondo il primo ministro magiaro questo significa che l’Europa non avrà voce in capitolo «sul futuro della costruzione della sua sicurezza e sui futuri rapporti tra russi e ucraini».

Da Meloni per parlare di competitività

Inutile quindi anche solo discutere di Ucraina. Il suo incontro con Meloni prevede altri argomenti. «L’economia è il piatto forte. Il principale problema è la perdita di competitività dell’economia europea. In particolare, la transizione green e le decisioni sul tavolo dell’Unione, la cosiddetta Ets2 (la direttiva sulle emissioni, ndr), che aumenterà il prezzo dell’energia per chi ha una casa o per chi possiede un’auto. Insomma, per la nostra gente. Infine, dobbiamo lavorare per rendere più competitive l’economia di Italia e Ungheria». A proposito di Italia e Ungheria è spontanea la domanda dei giornalisti sulla questione più spinosa tra le due diplomazie, quella riguardante la carcerazione dell’eurodeputata Ilaria Salis. Su questo punto, però, da parte di Orban nessun commento.

Foto copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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