Roberto Burioni se ne va, per leggerlo bisognerà pagare: «Addio ai social, sono diventato una sputacchiera». La reazione di Matteo Bassetti

Roberto Burioni, medico e ricercatore nel campo dell’immunologia, ha deciso di lasciare i social. Con un post su Facebook, dove da 10 anni ha guadagnato fama ma accumulato anche insulti, il professore del San Raffaele spiega i motivi dietro alla scelta: «Non voglio far arricchire i già ricchissimi addestrando le Ai con i miei post. Le piattaforme hanno un’agenda a me oscura a cui non voglio contribuire». Ma a far maturare il cambio di rotta non sono stati solo gli algoritmi dei social: «Sono stanco di essere usato come sputacchiera. A un certo punto bisogna dire basta, perseguire chi insulta per via legale non è praticamente fattibile e a un certo punto bisogna smettere di prestarsi a punching ball dei somari maleducati», ha scritto lo storico antagonista dei no vax da cui è spesso bersagliato.
L’annuncio: «Mi trovate su Substack»
«Dopo dieci anni il mondo è cambiato, è arrivata e fortunatamente passata una pandemia, la scienza ha fatto passi da gigante, ma anche l’ignoranza non è rimasta ferma. È arrivato il momento di cambiare e tra poco trasferirò la mia attività divulgativa su Substack», ha scritto Burioni. La piattaforma lanciata nel 2017 può ospitare newsletter e progetti editoriali, e spesso è usata dai professionisti per mettersi in proprio o creare contenuti personali. «Se funziona, molti seguiranno il tuo esempio. Me compreso», ha commentato il virologo Matteo Bassetti. Sulla piattaforma Burioni cercherà di limitare l’accesso a hater e no vax chiedendo un pagamento mensile: «Penso che sarà meno di 2 euro e non mi arricchirà certamente: servirà per ora a tenere lontani quelli che non sono interessati, chi vuole sputare dovrà lasciare in ogni caso un numero di carta di credito».
«A chi non mi seguirà dico grazie»
In quello che potrebbe essere il suo ultimo post su Facebook, il medico si rivolge a chi l’ha seguito negli anni ma non si iscriverà al nuovo canale: «Grazie per l’attenzione che mi avete dedicato e per l’affetto che mi avete dimostrato. Spero di esservi stato utile, ho fatto del mio meglio per essere sempre preciso e comprensibile». Burioni comunque fa sapere di non rinunciare a tutto il resto della sua attività, compreso l’appuntamento da Fabio Fazio diventato fisso nei mesi della pandemia: «Ovviamente continuerò con la divulgazione televisiva a Che Tempo Che Fa, con gli editoriali su La Repubblica e con i libri, uno dei quali lo sto scrivendo proprio ora e uscirà prossimamente».
