Il deputato Borrelli e la risposta a Rita De Crescenzo: «Non le devo scuse, è lei che dovrebbe chiedere perdono alla città di Napoli e alla nostra cultura»

«Io chiedere scusa a Rita De Crescenzo? Ma scherziamo. È lei che dovrebbe chiedere scusa, e non solo a me. Deve scusarsi con la città, con il nostro territorio, con la nostra storia e con la nostra presenza culturale nel mondo. Il danno che sta provocando De Crescenzo a Napoli richiederà generazioni per essere riparato». A parlare è Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra, che dialogando con Open risponde così alla richiesta di scuse arrivata da Rita De Crescenzo durante l’intervista a Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani.
La prima denuncia nel 2019
«Siamo cresciuti nello stesso quartiere, al Pallonetto di Santa Lucia», puntualizza Borrelli, che dal 2019 denuncia una serie di presunte irregolarità commesse dalla tiktoker napoletana. Alle sue segnalazioni, secondo gli atti, sarebbe seguita una campagna d’odio sui social (nelle carte si parla di «più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso») alimentata proprio da Rita De Crescenzo e da suo figlio Rosario Bianco, 26 anni, per ostacolare la attività di denuncia di Borelli e che è finita per «offendere l’onore e la reputazione» del parlamentare, che ora vive sotto scorta. Entrambi sono ora indagati per diffamazione e minacce ai danni del deputato e sono attesi in tribunale il prossimo 3 febbraio 2026 per l’udienza predibattimentale.
«L’ho denunciata una ventina di volte»
«L’ho già denunciata una ventina di volte», avverte Borrelli. Oltre a quella per la gestione abusiva degli ormeggi a Mergellina, il deputato elenca una lunga serie di episodi: «Minacce, occupazioni abusive… Una volta arrivò a Mergellina con un Hummer per girare un video e bloccò la viabilità: l’ho denunciata. Un’altra volta ha bloccato via Chiaia per fare un altro video, e l’ho denunciata. E poi organizzò una festa con fuochi d’artificio che finirono dentro l’abitazione di un residente. Anche in quel caso l’ho denunciata», racconta. I due si sarebbero incrociati in qualche occasione: «È lei che viene a cercarmi – spiega il deputato – ma non ho alcun interesse a confrontarmi con questo soggetto».
«Ha inseguito mia madre sotto casa»
Il deputato aggiunge poi un dettaglio allarmante: non sarebbe stato l’unico a finire nel mirino della tiktoker. «Mia madre vive ancora al Pallonetto. Un giorno l’ha seguita sotto casa, l’ha ripresa mentre camminava e le diceva: “Lei è la mamma di Borrelli? Ma perché non parla con suo figlio?”. Ho dovuto fare denuncia. È un personaggio ignobile».
I messaggi a sostegno della tiktoker dopo la puntata
E dopo la puntata non tardano ad arrivare i messaggi di sostegno alla tiktoker. «I suoi follower mi hanno scritto frasi del tipo: “Lasciala stare, questo è ciò che noi vogliamo, è la città che ci sentiamo di rappresentare”. Tutti messaggi scritti in napoletano, ovviamente», racconta Borrelli. E ancora: «La dignità di De Crescenzo ormai è persino legittimata da certe trasmissioni di prima serata. Sei rimasto solo tu a combattere, fattene una ragione. Adeguati anche tu a questa nave».
«Vado avanti ancora più determinato»
Ma Borrelli non sembra avere alcuna intenzione di arretrare. Durante l’intervista, De Crescenzo ha dichiarato di essere disponibile a chiudere la questione: «Farei la pace e chiuderei tutto qui, per il bene di tutti. Soprattutto per il bene dei miei figli». Borrelli, però, frena immediatamente: «Non mi adeguerò mai. Anzi, andrò avanti ancora più determinato. Ho già detto che rifiuto qualsiasi incontro o stretta di mano: buffonate del genere non mi appartengono. L’unica stretta di mano che potrà fare sarà con il giudice, se riuscirò a ottenere la condanna sua, di suo figlio e dell’intera cricca», ha concluso il deputato.
