Il figlio a 13 anni, i guai con la droga, gli abusi subiti: la tiktoker Rita De Crescenzo si racconta a Belve. «Per la gente sono come una Madonna» – I video

«Sono passata dalle stalle alle stelle. Con me la gente ha visto che nella vita si può cambiare». Rita De Crescenzo non ha paura delle parole, e neppure delle proprie ferite. Nello studio di Belve, il programma di Francesca Fagnani che torna da stasera, martedì 28 ottobre su Rai2 per la sua sesta stagione, la tiktoker più chiacchierata d’Italia si mette a nudo, tra ricordi e ironia. L’intervista è forse la più attesa della nuova edizione del format prodotto da Fremantle. Fagnani, con il suo consueto sorriso tagliente, scava nella vita di una donna che oggi diverte milioni di follower, ma che – come racconta lei stessa – ha conosciuto da vicino abusi, dipendenze e marginalità.
Il figlio a 13 anni e i problemi di droga di Rita De Crescenzo
«Ho avuto un figlio a 13 anni, trent’anni di droga e psicofarmaci. La mia infanzia è stata bruttissima», confessa De Crescenzo, con la schiettezza di chi non ha nulla da nascondere. «Il ricordo più brutto? Quando sono stata violentata. Lì ho capito che se non avessi smesso con la droga sarei morta». Dalle ombre del passato al successo sui social, il passo è stato imprevedibileo. Oggi Rita — che preferisce definirsi “tiktokana” o, con ironia, “showget” — si sente una donna nuova: «Sto crescendo mentalmente. Sto studiando, vengono a farmi lezioni a casa». Sul web, racconta, «dalla mattina alla sera faccio compagnia alla gente, la faccio divertire. La gente mi tiene come una Madonna».
Il sogno di un film con Christian De Sica nella sua Napoli
Non manca lo spazio per le gag: tra un racconto e l’altro, la tiktoker sogna «un film con Christian De Sica», immaginando una commedia di Natale «ambientata a Napoli», e tenta di spiegare una improbabile parentela con Massimo Ranieri passando per la nonna «Giuseppa di Zazzariello». Fagnani riporta sul tavolo anche i processi che ancora la vedono imputata — per spaccio di droga e diffamazione — e De Crescenzo replica senza esitazioni: «Ho fatto uso di droga, ma non ho mai spacciato». La giornalista insiste, lei si difende e rilancia, trasformando ogni domanda in un’occasione per raccontare la propria versione. Parla addirittura di impegno civile e di una politica «del popolo» (De Crescenzo era candidata alle regionali nel 2025): «Porterei la gente a votare, organizzerei dei pullman casa per casa». «Non c’è bisogno dei pullman, si vota sotto casa», la corregge Fagnani. Ma lei non si arrende: «Io invece organizzo dei pullman».
