Il sesso senza consenso è stupro, la Francia approva la legge dopo il caso di Gisèle Pelicot: ecco cosa prevede
 
				
In Francia il sesso senza consenso sarà considerato stupro. Lo prevede una nuova legge, approvata in via definitiva dall’Assemblea nazionale, che modifica il codice penale aggiornando la definizione di stupro. Il reato non sarà più valutato solo in base a elementi di violenza o coercizione, ma ancora prima dalla presenza o meno del consenso. Un cambio di paradigma che arriva dopo il caso di Gisèle Pelicot, la donna francese stuprata per anni dal marito e da decine di uomini mentre era incosciente perché drogata. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica francese e di tutto il mondo, facilitando l’approdo in parlamento della nuova legge, approvata con 327 voti a favore e 15 astenuti.
La definizione di consenso
Con il provvedimento approvato ieri 29 ottobre, la Francia ha esplicitato nel proprio ordinamento il concetto di consenso, definito come «libero e informato, specifico, preventivo e revocabile». In qualsiasi momento dell’atto sessuale il consenso può venire meno, e allo stesso modo dev’essere chiaro e preciso. «Non dire sì, vuol dire no. Dire sì per paura, vuol dire no. L’unico sì che vale è un sì libero», ha dichiarato la senatrice francese Mélanie Vogel, del gruppo ecologista. Il testo inoltre specifica che il consenso dev’essere valutato «alla luce delle circostanze. Non può essere dedotto dal solo silenzio o dalla mancanza di reazione della vittima».
L'adoption définitive de la #LoiConsentement est une grande victoire féministe ! Désormais, la loi le dit : Seul un oui est un oui, et le seul oui qui vaille est un oui libre.
[image or embed]— Melanie Vogel (@melanievogel.bsky.social) 29 ottobre 2025 alle ore 17:35Ti potrebbe interessare
- Educazione sessuale vietata alle medie? L’Ordine degli Psicologi scrive al governo: «Pericoloso, così i giovani si formano su materiali diseducativi»
- La bufala di Laura Boldrini e il “consenso scritto” per i rapporti sessuali
- Assolto dallo stupro «perché lei non era più vergine», sentenza ribaltata in Appello: il 31enne condannato a 3 anni di carcere
I dubbi e l’intervento del Consiglio di stato
Secondo quanto scritto da Le Monde, alcuni aspetti della nuova formulazione erano stati criticati, anche da gruppi femministi, per l’effetto contrario di far ricadere solo sulla vittima la responsabilità di dimostrare lo stupro. Una circostanza che il Consiglio di stato francese ha voluto scongiurare fornendo una definizione arricchita, inserita in un parere giuridico che ora fa parte della legge: «Non c’è consenso se l’atto di natura sessuale è commesso con violenza, coercizione, minaccia o sorpresa, qualunque sia la loro natura». A criticare la norma rimangono i gruppi parlamentari di estrema destra, tra cui il Rassemblement National di Marine Le Pen.
La situazione italiana
Il consenso non compare nella legislazione italiana sulla violenza sessuale, che è definita come un abuso commesso con violenza, minaccia o inganno. Nel 2024 la deputata Pd Laura Boldrini ha depositato una proposta di legge per aggiungere la dicitura «senza consenso». Dalla vicenda era anche nata anche una fake news, secondo cui la norma avrebbe previsto un consenso scritto. Niente di tutto questo, tra le motivazioni dietro alla necessità di aggiornare la normativa, secondo la stessa Boldrini, ci sarebbero molti casi di cronaca dove una volta arrivati a processo il consenso è stato dato per scontato o equiparato alla non reazione della vittima.
Foto copertina: ANSA / EPA / YOAN VALAT | L’assemblea nazionale francese a Parigi

 
                 
                