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Epstein, JPMorgan segnalò oltre un miliardo di dollari in movimenti sospetti

31 Ottobre 2025 - 15:24 Alba Romano
Epstein jp Morgan
Epstein jp Morgan
Nel rapporto anche riferimenti ai legami del finanziere con Trump e Clinton. La famiglia di Virginia Giuffre ricorda la giovane che denunciò il principe Andrea: «Ha avuto il coraggio di dire la verità»

A oltre quattro anni dalla morte di Jeffrey Epstein, continuano ad emergere dettagli sulle ramificazioni finanziarie e personali del faccendiere americano al centro di uno dei più gravi scandali di abusi sessuali degli ultimi decenni. Secondo quanto riportato dal New York TimesJPMorgan Chase avrebbe segnalato alle autorità statunitensi oltre un miliardo di dollari in transazioni potenzialmente sospette legate a Epstein. Il rapporto, redatto poche settimane dopo il suicidio del finanziere nel 2019, menzionava decine di milioni di dollari movimentati da Epstein insieme a figure di primo piano della finanza e dell’imprenditoria americana.

I nomi della lista di Epstein

Tra i nomi citati figurano Leon Black, cofondatore del fondo di private equity Apollo Global Management; Glenn Dubin, gestore di hedge fund; l’avvocato Alan Dershowitz; e trust riconducibili al magnate del retail Leslie Wexner. Il documento farebbe inoltre riferimento a bonifici verso banche russe e a «questioni delicate» riguardanti i rapporti di Epstein con due presidenti degli Stati Uniti — riferimenti che, secondo il quotidiano, alluderebbero alle sue passate frequentazioni con Bill Clinton e Donald Trump, nessuno dei quali è stato accusato di reati in relazione al caso.

Quasi 5mila operazioni «meritevoli di approfondimento»

La banca, nel suo rapporto, ha indicato circa 4.700 operazioni come meritevoli di approfondimento, collegandole a possibili attività di traffico di esseri umani. Le segnalazioni fanno parte di centinaia di pagine di atti giudiziari desecretati su ordine del giudice federale Jed S. Rakoff, in seguito a richieste di accesso presentate da New York Times e Wall Street Journal.

La morte di Virginia Giuffre

Nel frattempo, dall’altra parte dell’Atlantico, il nome di Epstein continua a riecheggiare anche nel Regno Unito. La famiglia di Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici del defunto finanziere, ha ricordato la giovane donna — morta suicida lo scorso aprile — definendola «una normale ragazza americana che ha fatto cadere un principe britannico con la sua sincerità e il suo straordinario coraggio». Giuffre, che da minorenne aveva denunciato abusi sessuali da parte del principe Andrea, aveva in passato accettato una transazione extragiudiziale multimilionaria. Questa aveva evitato all’ex membro della famiglia reale un processo civile negli Stati Uniti.

La revoca dei titoli nobiliari da parte di Re Carlo

La decisione di re Carlo di revocare tutti i titoli onorifici al fratello è stata accolta dalla famiglia Giuffre come «un atto dovuto di responsabilità». «Virginia non ha mai smesso di lottare per far emergere la verità. Non solo per sé ma per innumerevoli altre sopravvissute», si legge nel comunicato diffuso dai parenti. Poche settimane prima della sua morte, era uscito il suo libro di memorie, Nobody’s Girl. Nel volume la donna raccontava con nuovi dettagli la propria vicenda e il potere distruttivo della rete di Epstein.

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