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Report in onda e la diffida di Ghiglia: «Io pedinato. Vogliono levarmi la libertà»

03 Novembre 2025 - 06:34 Alessandro D’Amato
agostino ghiglia privacy sede fdi report ranucci
agostino ghiglia privacy sede fdi report ranucci
Il consigliere del garante e l'email in cui annunciava la visita ad Arianna. La diffida senza effetto per Raitre. E le richieste di dimissioni

Alla fine la puntata di Report è andata in onda regolarmente. Nonostante la pec con cui il consigliere del Garante della privacy Agostino Ghiglia aveva diffidato dal mandare in onda «conversazioni acquisite illecitamente» perché contenute nella propria «corrispondenza riservata». Ovvero l’email in cui annunciava la sua visita in via della Scrofa. Scrivendo «vado da Arianna (Meloni, ndr)» invece di pubblicizzare la sua chiacchierata con Italo Bocchino sui libri pubblicati da entrambi.

Il senso di Ghiglia per Fratelli d’Italia

Report ha parlato anche dell’attivismo di Ghiglia in seno all’autorità. In particolar modo sull’interrogazione di Italia Viva sui lavori di ristrutturazione della casa della premier Giorgia Meloni. Con l’intento di capire «se qualcosa si può coprire» per privacy. Poi l’approfondimento sul libro di Giacomo Salvini “Fratelli di Chat”, sul quale poi arriverà un ammonimento del Garante all’editore. E poi l’opposizione all’archiviazione per l’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale, il movimento giovanile di FdI.

Ghiglia: «Io pedinato»

Al Corriere della Sera Ghiglia oggi dice: «Il fatto grave qui è che io sia stato pedinato, che ci sia stato un accesso abusivo al sistema informatico del Garante o comunque un’ingerenza nella mia corrispondenza privata ma soprattutto dell’ufficio. Qui c’è un tentativo di conculcare la mia libertà di acquisire elementi per decidere con cognizione di causa. Torno a chiedere a Ranucci un confronto in diretta». Mentre sul messaggio relativo alla sorella della premier Ghiglia sostiene: «Quando dico ai miei uffici che “vado da Arianna”, s’intende a via della Scrofa, perché quella è principalmente la sede di FdI. E, poi, se anche fossi andato da lei — e non è così —, chi me lo vieta? Io incontro tanti politici per svolgere il mio ruolo».

La casa di Giorgia

Riguardo la casa di Giorgia Meloni, «è un caso di scuola che ho voluto approfondire. Ho chiesto di farlo ai miei uffici. Alla fine l’ho fatto da solo». Circa il libro di Salvini: «Non sono intervenuto prima che uscisse. Ho chiesto lumi ai miei uffici. E anche per Fanpage ho chiesto spiegazioni, e non da solo, perché c’erano cose che non erano chiare su un’istruttoria in corso. Può farlo il collegio o il singolo consigliere». Mentre sulla diffida Sigfrido Ranucci ha risposto in diretta: «Non c’è stato nessun materiale trafugato o intrusioni informatiche. Quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio: è gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico». Pd, M5s e Avs chiedono le dimissioni del consigliere.

L’avviso di Ghiglia

Il 21 ottobre Agostino Ghiglia scrisse ai suoi uffici per avvisarli: «Domani andrò da Arianna Meloni». Il 22, a bordo di un’auto di servizio, la visita alla sede di Fratelli d’Italia, quando la multa a Report è ancora in discussione e lui vota per l’ammonimento. Il 23 mattina invece arriva la sanzione da 150 mila euro: «È molto grave non solo l’intrusione nella mia vita privata, perché sono stato pedinato, ma anche la violazione della mia corrispondenza e delle mie chat, che sembrano essere nella disponibilità di Report da non so quanto tempo. Stiamo parlando di mail del Garante, di un’autorità pubblica e non privata, e su questo Ranucci dovrà dare risposte non a me, ma a chi di dovere. Mi chiedo se per la Rai, il cda e la Vigilanza sia tutto corretto. A me non sembra».

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