Stefani, il candidato di centrodestra in Veneto che parla di ecologia, società e salute mentale. «Tutti sorpresi, ma il programma nasce dall’ascolto dei veneti» – L’intervista
Ecologia, lotta al disagio giovanile, sportello psicologico, sostegno alle aziende e attenzione agli anziani: sono alcuni dei punti principali del programma elettorale di Alberto Stefani, il giovanissimo deputato della Lega e frontman del centrodestra per le regionali in Veneto, che si terranno domenica 23 e lunedì 24 novembre. Dopo mesi di attesa, a ottobre è arrivata la benedizione ufficiale dei tre leader della maggioranza e, soprattutto, quella del governatore uscente Luca Zaia, che lascia la Regione dopo quindici anni di governo.
L’eredità di Zaia
Nei mesi scorsi, Zaia aveva più volte rivendicato di essere stato «in grado di intercettare anche i voti a sinistra», con il sottinteso che non per tutti sarebbe stato altrettanto facile. Eppure, per quelli che sono gli attuali presupposti, anche Stefani sembra avere tutte le carte in regola per parlare a un elettorato più ampio, che va ben oltre i confini del centrodestra. Niente slogan gridati, nessuna polemica. Chissà cosa ne pensano i leghisti della prima ora. Ne abbiamo parlato con lui.
