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New York, Zohran Mamdani imporrà l’uso dei numeri arabi? La vecchia burla colpisce ancora

08 Novembre 2025 - 19:08 David Puente
Nel 2018 divenne virale la bufala del musulmano "Tarim Bu Aziz", scatenando commenti d'odio

Ogni tanto torna a galla, come una barzelletta che non invecchia mai, la leggenda metropolitana secondo cui un politico “di sinistra” vorrebbe imporre l’uso dei numeri arabi nelle scuole. C’è chi ride, chi condivide per scherzo e chi invece si indigna in maniera scomposta per l’ennesima “follia dei buonisti immigrazionisti“, magari “pagati da Soros“, che vorrebbero “distruggere l’Occidente“. Peccato che la battuta funzioni proprio perché molti non si rendono conto che quei numeri li usano tutti i giorni. Con l’elezione del nuovo sindaco di New York, Zohran Mamdani, di religione islamica, qualcuno ha ben pensato di riproporla su Threads, ottenendo senza difficoltà un risultato ormai scontato, ma con qualche sorpresa.

Per i meglio informati, non è possibile che Mamdani possa aver già ordinato alle scuole elementari di New York di introdurre l’insegnamento dei numeri arabi. Non perché consapevoli del fatto che questi li usino già da ben prima della sua elezione (così come li usiamo noi nella vita quotidiana), ma semplicemente perché il suo insediamento avverrà solo nel 2026.

«Ma non dire cazzate! Prima di 40 giorni non si insedia. Quindi non può deliberare ancora nulla come sindaco. Leggi, informati, impara e non spargere fake news», scrive un utente. Un altro replica all’autore del post su Threads: «Dalle notizie del New York Post non risulta! Torna a dirigere le mucche al pascolo che fai meno danni, dolcezza».

Il burla di “Tarim Bu Aziz”

C’è da dire che, per fortuna, la maggior parte degli utenti che commentano il post su Threads ha riconosciuto la burla. Non era andata così nel 2018, quando circolò la bufala dell’inesistente “Tarim Bu Aziz“, che per favorire una maggiore integrazione avrebbe chiesto di introdurre i numeri arabi nelle scuole italiane.

Come spiegato all’epoca da numerosi articoli, e da docenti come Enrico Galiano, quella pubblicazione generò centinaia di commenti intrisi d’odio. Alcuni di questi furono raccolti in un video della pagina Facebook “PiùEuropa Shitposting”.

La burla risulta estremamente datata, proposta nel 2016 con il fantomatico Ako Sharmootah, mostrando nel meme la foto dell’estremista Anjem Choudary.

Dai social alla reazione nelle piazze

Nello stesso anno, Stefano Piazza intervistò diversi cittadini italiani per chiedere se fossero favorevoli o contrari all’uso dei numeri arabi nelle scuole. Le risposte, facilmente rintracciabili nel suo video su YouTube, sono ancora oggi rappresentative delle reazioni che si scatenano sui social ogni volta che torna il “trappolone”. Per fortuna, qualcuno li conosceva molto bene: «Salvini pure usa i numeri arabi».

Più recentemente, nel 2024, il TikToker Lorenzo Tripi ripropose l’esperimento, facendo credere ai passanti che Giorgia Meloni avesse deciso «che entreranno in vigore i numeri arabi». La prima risposta del video non lascia scampo: «Non va bene! Perché noi siamo italiani e dobbiamo andare sempre con la nostra strada in tutto e per tutto!».

@lorenzotripi_

Non ci resta che fare un respiro profondo e contare con i numeri arabi: 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9…

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