Bufera alla Bbc, il documentario su Trump travolge i vertici: lasciano il direttore generale e l’ad news. «Commessi alcuni errori»: cosa succede

Scossone ai vertici della Bbc. Il direttore generale Tim Davie e l’amministratrice delegata di Bbc News Deborah Turness hanno rassegnato le dimissioni a seguito delle polemiche esplose per la presunta modifica di alcune clip nel documentario Trump: una seconda possibilità?, trasmesso dall’emittente pubblica britannica la settimana prima delle elezioni statunitensi del 2024. In una lunga dichiarazione pubblicata sul sito della testata inglese, Davie ha riconosciuto la gravità della situazione e la propria responsabilità. «Ho deciso di lasciare la Bbc dopo 20 anni», ha affermato. «La Bbc non è perfetta e dobbiamo sempre essere aperti, trasparenti e responsabili. Nel complesso l’azienda sta ottenendo buoni risultati, ma sono stati commessi alcuni errori, e in qualità di direttore generale devo assumermi la responsabilità finale».
Le accuse per la messa in onda del documentario
Al centro delle polemiche c’è una clip di un discorso di Donald Trump del 6 gennaio 2021, giorno dell’assalto al Campidoglio negli Stati Uniti, accusata di essere stata montata in modo fuorviante. Il caso è esploso martedì, dopo un’inchiesta del quotidiano conservatore The Daily Telegraph, che ha puntato i riflettori su un documentario del programma Bbc Panorama, trasmesso una settimana prima delle elezioni americane del 5 novembre 2024. Secondo le accuse, la Bbc avrebbe assemblato il discorso in modo da far sembrare che Trump avesse incitato i suoi sostenitori a marciare verso il Campidoglio per «combattere come diavoli». In realtà, nel testo integrale, quell’espressione compariva in un altro contesto, mentre il riferimento al Campidoglio si limitava a un appello a «incoraggiare senatori e rappresentanti del Congresso».
Reazioni politiche nel Regno Unito
Le conseguenze non si sono fatte attendere anche sul fronte politico britannico. La ministra della Cultura Lisa Nandy ha definito le accuse «incredibilmente gravi» e ha annunciato che il presidente della Bbc, Samir Shah, comparirà domani davanti alla commissione parlamentare “Cultura, Media e Sport” per fornire spiegazioni. Secondo fonti interne, l’intervento di Shah dovrebbe includere scuse ufficiali per l’errore di montaggio e una descrizione dettagliata delle misure correttive adottate.
L’attacco di Trump: «Giornalisti corrotti»
«I vertici della Bbc, incluso Tim Davie, il capo, si sono dimessi/licenziati perché sono stati sorpresi a “manipolare” il mio ottimo (perfetto!) discorso del 6 gennaio. Grazie al Telegraph per aver smascherato questi “giornalisti” corrotti», scrive Trump su Truth. «Sono persone molto disoneste che hanno cercato di mettere a repentaglio le elezioni presidenziali. Oltre a tutto, provengono da un Paese straniero, che molti considerano il nostro alleato numero uno. Che cosa terribile per la democrazia», ha concluso.
Foto copertina: ANSA / ANDY RAIN | Il logo dell’azienda all’ingresso della sede della British Broadcasting Company (BBC) a Londra, Regno Unito, 1° agosto 2024
