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Visti negati a obesi e diabetici: Trump e le nuove regole per i migranti, che non valgono per i più ricchi 

09 Novembre 2025 - 13:11 Ugo Milano
donald trump obesi migranti
donald trump obesi migranti
Chi richiede la green card dovrà avere a disposizione fondi sufficienti a pagare eventuali cure per tutto il resto della sua vita. Stop a chi è malato o troppo anziano: «Non deve diventare un onere pubblico»

Per trasferirsi negli Stati Uniti la green card non basterà più. Per ottenere un documento di residenza permanente negli States ora non bisognerà essere troppo anziani (ma l’età “di confine” non è bene specificata) né soffrire di obesità o di diabete. Se tutti questi parametri non fossero rispettati ma chi fa la domanda per un visto dispone di un portafoglio molto gonfio, le porte del Paese a stelle e strisce si spalancherebbero comunque. L’importante, come sottolinea un memorandum inviato dal dipartimento di Stato a tutti gli uffici consolati e ambasciate americane del mondo, è che i nuovi immigrati siano il meno possibile un «onere pubblico»

I paletti sull’obesità e sulle malattie 

Tra i nuovi parametri più importanti, introdotti per volere di Donald Trump, ci sono le condizioni mediche e il tasso di zucchero nel sangue. Chi è ritenuto a rischio di ammalarsi, obeso, diabetico o affetto da altre condizioniè possibile che si veda respingere la sua domanda di visto a lungo termine. A rivelare le nuove linee guida è la testata Kff Health News, specializzata in ambito sanitario. Nel memorandum viene sottolineato come concedere la green card a una persona a rischio possa comportare «cure costose e di lunga durata». È dunque necessario che i funzionari consolari si tuffino nella cartella sanitaria dei richiedenti ben più a fondo rispetto a i controlli che fanno ora, che si limitano a malattie trasmissibili e storia vaccinale.

Via libera ai ricchi

Come sottolinea la testa americana, si tratterebbe di nuovi compiti che a rigor di diritto esulano dai poteri dei funzionari consolari. Secondo il manuale ufficiale del dipartimenti di Stato, infatti, non possono respingere una domanda di visto basandosi su «scenari ipotetici». Eppure è proprio quello che Donald Trump sta chiedendo loro. Nel memorandum è infatti inserita una specifica, in cui si chiede ai funzionari di accertare se chi richiede la green card abbia «risorse sufficienti a pagarsi le cure in caso di bisogno per tutta la vita». Un esborso che deve tenere ovviamente conto dell’eventuale, o già presente, progenie fino ai nipoti. Tenendo presente il funzionamento (e i costi) del sistema sanitario americano, significa almeno qualche centinaio di migliaio di dollari.

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