Ultime notizie Atp FinalsDelitto di GarlascoDonald TrumpReport
ATTUALITÀArezzoBambiniInchiesteScuolaToscana

Dal laccio della felpa impigliato alla maestra in crisi d’ansia: cos’è successo all’asilo di Arezzo dove è morto il bimbo di 2 anni

13 Novembre 2025 - 14:00 Ugo Milano
La cooperativa che gestisce il nido: «Non abbiamo parole che possano lenire un dolore così grande»

Impigliarsi con il laccio della felpa in un ramo: è questo il motivo per cui il bambino di due anni è morto nel giardino dell’asilo Ambarabà Ciccì Cocò di Soci, frazione di Bibbiena, in provincia di Arezzo. Il piccolo stava giocando nel cortile della scuola con i compagni quando, per cause ancora da definire, il laccio del cappuccio si è stretto intorno al collo, soffocandolo. Sul posto sono intervenuti i medici del 118, che hanno cercato per oltre un’ora di salvargli la vita. Anche l’elicottero Pegaso era stato allertato, ma non ha fatto in tempo ad atterrare. Una delle maestre, sconvolta, è stata colta da una crisi d’ansia ed è stata trasferita in pronto soccorso.

L’inchiesta per omicidio colposo

La procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, affidata alla pm Julia Maggiore. È stato disposto il sequestro del giardino dell’asilo, che rimarrà chiuso per ulteriori accertamenti. Davanti alla struttura, sono comparsi fiori, peluche e biglietti di cordoglio. Gli inquirenti dovranno stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità o se ci siano state carenze nella sorveglianza. I carabinieri della compagnia di Bibbiena, guidati dal capitano Domenico Gaudio, hanno raccolto le prime testimonianze del personale educativo. Il bambino viveva con i genitori e un fratellino nella località di Guazzi, poco distante da Soci. I genitori, avvisati mentre erano al lavoro, si sono precipitati all’asilo. In serata il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, ha proclamato il lutto cittadino.

La cooperativa: «Non abbiamo parole»

«Non abbiamo parole che possano lenire un dolore così grande», ha dichiarato la cooperativa Koinè, che gestisce il nido per conto del Comune, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera. Il parroco, don Josè, ha convocato una preghiera in chiesa seguita da una fiaccolata per le vie del paese. «Non si può morire così, ad appena due anni, nel giardino di un nido».

leggi anche