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Fedez e Marra denunciano in procura: «Due finti poliziotti sono venuti a cercarci. Non ci facciamo intimidire»

13 Novembre 2025 - 08:25 Ugo Milano
fedez mr marra podcast pulp podcast
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I due podcaster hanno raccontato l'accaduto in un video. Il questore: «Noi saremmo arrivati con un mandato»

Fedez e Mr Marra hanno presentato un esposto alla procura di Milano. Il pomeriggio del 5 novembre scorso, due persone si sono introdotte alla portineria della Doom, la società del rapper, sostenendo di essere agenti di polizia in borghese e mostrando un tesserino al portinaio. L’episodio, reso pubblico solo ieri sera 12 novembre attraverso un video pubblicato sui canali YouTube e Instagram di Pulp Podcast, è ora oggetto di accertamenti. Secondo il racconto di Fedez, i due uomini avrebbero iniziato a fare domande precise sul podcast e sulle attività all’interno degli uffici: «Hanno chiesto se registrassimo lì, gli orari delle puntate e quando io sarei stato presente alla registrazione».

Il questore: «Noi saremmo arrivati con un mandato»

Il portinaio, però, non ha fornito alcuna informazione. «Ma dopo averli invitati a entrare per parlare con i dipendenti, i due si sono dileguati», ha detto Fedez. Avvisato dell’accaduto, il questore di Milano, Bruno Megale, ha escluso che si trattasse di agenti reali: «Se fossimo stati noi, l’avreste saputo, saremmo arrivati con un mandato». A seguito della segnalazione, la Doom ha consegnato alla polizia anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, che potrebbero aiutare a individuare i responsabili del falso.

«Noi andiamo avanti, non ci facciamo intimidire»

«Questo fatto potrebbe avere un contorno intimidatorio. Se ti arriva una minaccia devi farlo sapere a più gente possibile, per tutelarti da eventuali ritorsioni», ha commentato Fedez nel video. I due conduttori hanno comunque assicurato di non voler arretrare: «Noi andiamo avanti, non ci facciamo intimidire», hanno dichiarato. Mr Marra ha aggiunto: «Non è la prima volta che subiamo pressioni, ma è la prima volta che ci accade un fatto dai contorni opachi. Preoccupazioni ci sono, ma non si può vivere nella paura. Non è il metodo giusto per farci fermare».

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