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Questi non sono “nazi-sionisti” ucraini finanziati dall’UE che assaltano i fedeli cristiani

13 Novembre 2025 - 17:03 David Puente
L'assalto è stato compiuto da sostenitori del Patriarcato di Mosca

Un video, rilanciato dal canale Telegram di Nicolai Lilin, mostra uomini armati che fanno irruzione in una chiesa ortodossa in Ucraina, sostenendo che si tratti di “nazi-sionisti” al servizio di Zelensky e finanziati dall’Unione europea che perseguiterebbero i cristiani. La realtà è molto diversa. Infatti, l’episodio risale all’ottobre 2024 e riguarda un conflitto interno tra due fazioni religiose ucraine.

Per chi ha fretta

  • Il video è autentico, ma non mostra un’azione dell’esercito o del governo ucraino contro i cristiani.
  • L’episodio è avvenuto il 17 ottobre 2024 a Cherkasy, durante uno scontro tra fedeli.
  • L’assalto è stato compiuto da sostenitori del Patriarcato di Mosca contro i membri della Chiesa Ortodossa dell’Ucraina.

Analisi

Il video viene condiviso con la seguente narrazione:

I nazi-sionisti di Zelenskij, finanziati dai contribuenti europei, assaltano le chiese cristiane ortodosse in Ucraina e minacciano di sparare ai fedeli.

Questa feccia umana anti cristiana è sponsorizzata con i soldi dei cittadini italiani, grazie al governo della “donna, madre, cristiana” e spalleggiata dal Pontefice, che invece di fermare il massacro dei cristiani in Ucraina, continua a incoraggiare il criminale nazi-sionista Zelenskij. Da Telegram

Il testo e il video provengono dal canale Telegram di Nicolai Lilin, noto per la diffusione di contenuti che sostengono la propaganda russa contro l’Ucraina per giustificarne l’invasione.

Dove e cosa è successo

Secondo quanto riportato dal sito ucraino 18000, il 17 ottobre 2024 i fedeli della Cattedrale di San Michele hanno votato per aderire alla Chiesa Ortodossa d’Ucraina (OCU). Successivamente, alle 9 del mattino, i sacerdoti della UOC-MP, la chiesa ancora legata al Patriarcato di Mosca, insieme a un gruppo di parrocchiani UOC-MP guidato dal metropolita Feodosij, hanno sfondato il cancello della cattedrale e aggredendo i fedeli della chiesa OCU, usando contro di loro lacrimogeni ed estintori.

Nel pomeriggio, uomini in uniforme, attivisti e membri della comunità OCU sono entrati nella cattedrale per riprenderne il controllo. Successivamente, il metropolita Feodosij ha lasciato l’edificio insieme ai parrocchiani UOC-MP, sostenendo che “la grazia divina” se ne stesse andando con lui.

L’aggressione al giornalista

I fatti sono stati documentati da un giornalista locale, Valeriy Vorotnyk. Come riportato dall’Institute of Mass Information (IMI), il reporter è stato picchiato da un gruppo di parrocchiani della chiesa UOC-MP mentre riprendeva la scena. L’uomo ha riportato diverse contusioni e la sua attrezzatura è stata danneggiata.

Le indagini della Polizia

La polizia nazionale ucraina, con un comunicato del 17 ottobre, ha chiarito che l’incidente è avvenuto “tra fedeli” e ha aperto un fascicolo per teppismo ai sensi dell’art. 296 del Codice penale. Il procedimento riguarda atti violenti e lesioni personali, non questioni confessionali.

Chi c’è dietro all’assalto alla Cattedrale

Emerge che il metropolita della UOC-MP coinvolto nell’assalto, Denis Snigirjov (Feodosij), aveva già ricevuto diverse incriminazioni dalla SBU per propaganda filorussa, negazione dell’aggressione russa e incitamento all’odio religioso. Ciò spiega la tensione all’interno della comunità e il coinvolgimento di sostenitori filo-Mosca nelle violenze documentate.

Conclusioni

Il video diffuso dal canale Telegram di Nicolai Lilin non mostra alcun assalto da parte dell’esercito ucraino, né minacce contro i fedeli da parte dello Stato. La scena riguarda un conflitto interno tra parrocchiani della Cattedrale di San Michele a Cherkasy, avvenuto il 17 ottobre 2024 dopo il passaggio della comunità dalla UOC-MP alla OCU. L’assalto è stato compiuto da sostenitori del Patriarcato di Mosca.

Nel rilanciare il video, Nicolai Lilin non si limita a riproporre la narrativa del Cremlino che etichetta gli ucraini come “nazisti”, ma aggiunge anche la definizione di “sionisti”, un espediente utile ad amplificare ulteriormente la demonizzazione della popolazione ucraina sfruttando il clima tossico attuale derivante dal conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. Un ulteriore obiettivo del contenuto rilanciato da Lilin è quello di demonizzare il sostegno europeo all’Ucraina, presentando l’Unione Europea come complice di una presunta persecuzione dei cristiani che, come dimostrano i fatti, non è avvenuta.

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