Maduro libera Camilo Castro, l’annuncio di Macron sul francese prigioniero in Venezuela come Alberto Trentini. La madre: «Ora liberate agli altri»

Camilo Castro è stato liberato. Il cittadino francese detenuto in Venezuela da fine giugno scorso è in viaggio verso la Francia dopo mesi di detenzione. La madre Hélène Boursier, attivista di Amnesty International, ha dichiarato: «Ci batteremo affinché non accada più, non ci fermeremo qui perché per noi è finita bene. Pensiamo agli altri, non li dimenticheremo». Tra questi, c’è Alberto Trentini, il cooperante italiano imprigionato da un anno nel carcere di El Rodeo. Proprio ieri la madre di Trentini, Armanda Colusso, aveva denunciato in una conferenza stampa Milano l’assenza di un’azione politica e diplomatica incisiva per il rilascio del figlio: «La mia pazienza è finita, il governo si è speso poco per mio figlio».
L’annuncio di Macron: «La Francia avanza silenziosamente»
Il presidente francese Emmanuel Macron ha diffuso la notizia del rilascio, ringraziando «tutti coloro che hanno lavorato per la sua liberazione». E su X ha aggiunto: «Condivido il sollievo dei suoi cari e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la sua liberazione. La Francia a volte avanza silenziosamente, ma sempre con determinazione e compostezza: è così che proteggiamo i nostri cari». Risultato che rafforza il ruolo della diplomazia francese, già reduce dal ritorno a casa, il 4 novembre, di Cécile Kohler e Jacques Paris, detenuti in Iran per tre anni, e dalla grazia concessa in Germania allo scrittore franco-algerino Boualem Sansal.
November 16, 2025
La diplomazia degli ostaggi di Maduro
La liberazione di Castro arriva dopo mesi di incertezza, aggravati a settembre quando la madre aveva denunciato la totale assenza di notizie dal figlio, a eccezione di un messaggio audio diffuso a fine luglio in cui l’uomo chiedeva aiuto. Il 41enne, insegnante di yoga, era scomparso al valico di Paraguachon mentre tentava di rinnovare il visto colombiano. Sullo sfondo, restano le accuse internazionali al Venezuela di praticare una «diplomazia degli ostaggi» e di ricorrere a sparizioni forzate, come denunciato da Amnesty International nel suo ultimo rapporto.
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Le divergenze tra Francia e Italia sulle operazioni Usa nei Caraibi
La liberazione di Castro rientra anche in un quadro diplomatico in cui Francia e Italia hanno assunto posizioni differenti rispetto alle operazioni americane contro il Venezuela nella regione caraibica. L’11 novembre il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot aveva espresso «preoccupazione» per quella che ha definito azioni statunitensi «che ignorano le leggi internazionali», ricordando che la Francia mantiene un presidio diretto nell’area grazie ai territori d’oltremare, dove vivono oltre un milione di cittadini francesi. Nessuna presa di posizione analoga è, invece, arrivata da parte dell’Italia. Secondo Afp, inoltre, Barrot questa settimana avrebbe discusso del caso Castro con i suoi omologhi messicano e brasiliano, che si sarebbero attivati per sostenere la richiesta francese.
