Kevin Spacey ha le tasche vuote, l’attore è senza casa dopo gli scandali sessuali: «Vivo in Airbnb, vado dove c’è lavoro»

È difficile immaginare che un divo di Hollywood possa ritrovarsi senza un tetto sopra la testa. Ma quando Hollywood smette di chiamare e per anni ci si ritrova senza lavoro anche alle più grandi star può capitare di rimanere con il portafogli vuoto. È quello che è successo a Kevin Spacey, o almeno è quello che lui racconta. In una lunga intervista al Daily Telegraph, l’attore americano ha confessato come la sua vita sia cambiata completamente da quando nell’ottobre 2017 fu raggiunto da gravi accuse di molestie sessuali, le prime di una lunga serie. Negli anni le accuse sono cadute, sono state archiviate oppure Spacey è stato assolto, ma niente ha potuto cancellare il marchio. Così l’attore si è trovato senza più ingaggi e con esorbitanti spese legali da pagare. Nel giro di poco tempo, racconta, non gli è rimasto nulla.
La situazione attuale di Kevin Spacey
Alle domande del Telegraph Spacey ha risposto senza minimizzare: le sue finanze «non sono ottime» e anche se non è mai andato in bancarotta, non si può dire che la sua situazione sia stabile. «Vivo in hotel, vivo in Airbnb, vado dove c’è lavoro. Non ho letteralmente una casa, è quello che sto cercando di spiegare», dice. La sensazione è di cominciare di nuovo da zero: «Mi sento come se fossi tornato al punto di partenza, ovvero andare dove c’è lavoro». Quello che gli è rimasto ora «è in un deposito e spero che, se le cose continueranno a migliorare, a un certo punto potrò decidere dove stabilirmi di nuovo». Nel frattempo vive con gli ingaggi che rimedia. Per dare un’idea, il Telegraph lo ha raggiunto a Cipro, dove era impegnato in una tappa dello show in cui si esibisce come crooner, cantando brani di Frank Sinatra, Tony Bennett o Bobby Darin.
In attesa di un’occasione per riscattarsi
Spacey paragona la sua emarginazione alla lista nera di scrittori, attori e registi di Hollywood che negli anni Cinquanta furono allontanati per presunte simpatie comuniste. Forse pensando alla sua vicenda, osserva che anche in quel caso «molte persone non erano colpevoli di ciò di cui erano accusate». E ancora, proprio come a quell’epoca, per risorgere dal buco nero servirebbe l’endorsement di qualcuno che conta. «Secondo me, se Martin Scorsese o Quentin Tarantino chiamassero Evan [Lowenstein, il manager di Spacey, ndr] domani, passerebbe tutto. Sarei incredibilmente onorato e felice se talenti di quel calibro mi chiamassero al telefono». Fino ad allora gli toccherà andare avanti con quello che trova. Il pubblico che lo ascolta cantare, suggerisce il Telegraph, probabilmente paga più per il calibro del personaggio che per la sua voce. Almeno il nome gli fa ancora pubblicità.
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Foto copertina: EPA/ANDY RAIN | L’attore statunitense Kevin Spacey fuori dal tribunale di Southwark Crown Court dopo essere stato dichiarato non colpevole di tutte le accuse a Londra, Gran Bretagna, 26 luglio 2023.
