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Nordio: «Grave togliere i bimbi alla famiglia nel bosco, faremo delle verifiche». Anm: «Strumentalizzazione politica»

22 Novembre 2025 - 13:53 Stefania Carboni
famiglia nel bosco
famiglia nel bosco
Il caso mediatico sta diventando un tema del governo. Con il ministro Salvini che tuona sul «sequestro di tre bambini»

«L’Associazione Nazionale Magistrati invita al rispetto del ruolo della giurisdizione in una vicenda che coinvolge valori tra i più delicati: il diritto della famiglia a determinare le proprie scelte di vita e, al tempo stesso, il dovere di tutela dei minori previsto dalla nostra Costituzione. Il provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila si fonda su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico. Ed è stato assunto nel rispetto delle norme vigenti e con finalità esclusivamente protettive». Queste le parole della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, diffuse in una nota. «Le strumentalizzazioni di certa politica su ciò che sta succedendo appaiono a nostro avviso in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte. Occorre invece avere fiducia nelle decisioni assunte dai tribunali ed evitare semplificazioni e contrapposizioni, nel rispetto dei diritti dei minori e della dignità di tutte le persone coinvolte», conclude l’Anm.

Nordio: «Strappare un bambino dalla famiglia è doloroso. Bisogna approfondire»

«Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso, quindi bisognerà approfondire. Bisogna fare accertamenti profondi, in questo momento è prematuro fare qualsiasi considerazione procedurale». Queste le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, a Stresa, commentando la vicenda dei tre bambini della coppia anglo-australiano Nathan e Catherine che vive nel bosco a Palmoli, in Abruzzo, allontanati giovedì scorso dal Tribunale dei minori di L’Aquila e trasferiti in una casa protetta. I tre bambini sono stati portati via in una struttura protetta. I giudici parlano nei loro confronti di «lesione del diritto alla vita di relazione», che può incidere «sullo sviluppo cognitivo-emotivo». Intanto la politica protesta, con il ministro Salvini che mette in dubbio la metodologia stavolta adottata dai giudici.

Il padre: «Voglio riportarli a casa»

Il papà Nathan Trevallion ha dichiarato in un’intervista: «Io voglio solo riportarli in questa casa e tornare a vivere tutti insieme. A breve sistemeremo la questione del bagno, riportandolo in casa. Sposteremo la cucina, realizzeremo due camere da letto. È già venuto un ingegnere. Quattro, cinque giorni e tutto tornerà felice come prima». In caso contrario «Catherine prenderà i tre bambini, i loro passaporti e li porterà con sé in Australia. Io continuerò con gli animali nel nostro bosco italiano». Infine, una volta compiuti i 18 anni «se vorranno vivere nello smog di New York, liberi di farlo. Noi, oggi, diamo a loro quello di cui hanno bisogno, di fronte a una società avvelenata».

Salvini: «Tre bambini sequestrati»

«Un sequestro di tre bambini portati via da una mamma e da un papà in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa. Sono impegnato ad andare fino in fondo e se serve anche a parlare con il giudice del tribunale dei minori», ha dichiarato Salvini durante un evento a Milano, tornando sulla vicenda. «Andrò in Abruzzo la settimana prossima. Giudice e assistenti sociali d’Abruzzo non rompano le scatole – ha aggiunto -. Anche questa storia dimostra che una profonda, sana e giusta riforma della giustizia che non funziona sarà fondamentale».

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