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Il collo, i peli della barba e il trucco pesante: così è stato incastrato il 56enne travestito da donna per incassare la pensione della madre

22 Novembre 2025 - 11:51 Ugo Milano
borgo-virgilio-travestimento-comune-madre-morta
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Il sindaco di Borgo Virgilio (Mantova): «L'uomo non aveva problemi economici. Lui e sua madre non figuravano da nessuna parte, come se fossero isolati dal mondo»

«Quel collo, a ben vedere, era un po’ troppo grosso, e anche le rughe erano strane, la pelle delle mani non sembrava quella dell’85enne che diceva di essere. E la voce, femminile sì, ma ogni tanto gli scappava qualche nota da maschio». A parlare è Francesco Aporti, sindaco di Borgo Virgilio, il comune nella Bassa Mantovana, dove nei giorni scorsi è stata scoperta una truffa surreale. Un uomo di 56 anni si è presentato in Comune travestito da donna per rinnovare la carta d’identità della madre, morta anni prima, e continuare a incassare la sua pensione. Quel travestimento — tailleur, parrucca, rossetto, smalto e gioielli — ha insospettito un’impiegata dell’anagrafe e incastrato l’uomo, che custodiva il cadavere dell’anziana madre in cantina.

I sospetti dell’impiegata comunale

Ora è il sindaco Aporti a spiegare, in un’intervista al Corriere, come l’uomo è stato scoperto. «È entrato negli uffici comunali a passo lento, indossava un tailleur con la gonna lunga, aveva il rossetto sulle labbra, lo smalto alle mani, i gioielli al collo e alle mani, gli orecchini old style, un caschetto di capelli marrone scuro», racconta il primo cittadino di Borgo Virgilio. Alcuni dettagli, però, insospettiscono i dipendenti del comune. Due in particolare: i peli sul collo e il trucco pesante. L’impiegata segnala il suo dubbio, e così parte l’indagine della polizia locale.

L’indizio della patente

I poliziotti, racconta il sindaco al Corriere, «hanno isolato le immagini della telecamera di videosorveglianza e hanno visto che la donna è arrivata in macchina. Allarme: la signora non ha la patente. Poi hanno fatto altre indagini e, tassello dopo tassello, si è delineato il quadro di questa brutta storia». A quel punto, scatta la verifica con le banche dati: accessi al servizio sanitario, al pronto soccorso, visite specialistiche, medico di famiglia: «La signora non figurava da nessuna parte e pure lui. Come se fossero isolati dal mondo».

La confessione e il cadavere in casa

Infine, la polizia chiede alla rete di conoscenti della zona. La risposta è la stessa per tutti: la signora non si vede da anni. «Non risultano altri parenti. Il marito della donna, un medico, era morto e lui, 58 anni, è figlio unico, pare facesse l’infermiere ma ora risulta disoccupato. L’ultima volta che si è vista la donna in Comune è stato dieci anni fa, quando è venuta per la vecchia carta d’identità. Comunque non avevano problemi economici. Al di là della pensione abbiamo trovato delle proprietà immobiliari intestate a entrambi: tre case, dei terreni», racconta ancora il sindaco. Quando il figlio viene convocato in comune per aggiornamenti sulla carta di identità della madre, confessa tutto e acconsente al sopralluogo della polizia a casa sua, dove viene trovato un corpo mummificato, con ogni probabilità quello della madre.

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