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Vaccini Covid e la storia dei presunti 10 decessi pediatrici: cosa dice (e non dice) la nota interna dell’FDA

03 Dicembre 2025 - 15:34 David Puente
L'intera narrazione si basa su una mail interna priva di dati, analisi e metodologia scientifica

Secondo quanto riportato da una nota interna della Food and Drug Administration (FDA), almeno 10 bambini sarebbero probabilmente morti “a causa” delle vaccinazioni contro il COVID-19. La nota interna, una mail scritta dal dottor Vinay Prasad, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research (CBER), ha generato diverse reazioni tra esperti e personale interno all’FDA, contestando la totale assenza di dati, di metodologia e di tutte le informazioni essenziali che permettano di valutare le informazioni poi diffuse sui media.

Per chi ha fretta

  • L’intera narrazione si basa su una nota interna (una mail) che non fornisce alcun dato, né analisi, né informazioni cliniche sui casi citati.
  • Nella nota viene citata un’analisi, non pubblica, derivante da report VAERS, un sistema di segnalazione non verificato, che non stabilisce nessi causali e che non può essere usato da solo per attribuire decessi ai vaccini.
  • L’analisi è stata condotta da un medico specializzato in medicina dello sport e oftalmologia, Tracy Beth Høeg, che in estate aveva tentato di collegare i vaccini a 25 decessi pediatrici, un piano poi accantonato perché le prove non reggevano al vaglio interno.
  • La FDA non ha rilasciato alcuna nota pubblica e scientificamente valida per sostenere il contenuto della nota interna.
  • Gli esperti contestano la nota e la sua diffusione in quanto risulta non sostenuta da una pubblicazione, dove vengano citate (ad esempio) autopsie, né da una revisione scientifica.
  • La nota interna si conclude con un ordine perentorio di Prasad, il quale invita esplicitamente i membri dello staff che non concordano con i suoi “principi fondamentali e operativi” a presentare le lettere di dimissioni al proprio supervisore.
  • Nonostante tutte le dosi somministrate nel mondo, nessuna autorità sanitaria ha mai registrato un allarme reale di decessi pediatrici causati dai vaccini COVID-19.

I limiti delle dichiarazioni di Vinay Prasad

Nel documento inviato allo staff, Prasad sostiene che l’indagine sarebbe partita dalla consulente del CBER Tracy Beth Høeg, che avrebbe analizzato 96 decessi pediatrici segnalati tra il 2021 e il 2024 al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Prasad afferma che il presunto nesso sarebbe la miocardite, un’infiammazione cardiaca già monitorata dalle autorità sanitarie tra gli eventi avversi rari dei vaccini mRNA, per poi promuovere una revisione molto più restrittiva del processo di approvazione.

La mail inviata da Prasad non contiene alcuna documentazione scientifica. Non specifica, in alcun modo, l’età dei minorenni, le loro condizioni di salute, i tempi tra vaccinazione e decesso, né altri risultati autoptici. Inoltre, non indica in alcun modo quali vaccini sarebbero coinvolti nei presunti decessi.

Di fatto, Prasad sostiene una narrazione priva di metodologia in ambito scientifico, soprattutto perché non viene condivisa una documentazione sottoposta a revisione, così come non risulta alcuno studio pubblicato su alcuna rivista scientifica.

La chiusura di Prasad

La conclusione della nota interna rivela una gestione intimidatoria del dissenso scientifico all’interno dell’agenzia. Sebbene Prasad esordisca affermando di rimanere “aperto a discussioni vigorose e al dibattito” e di essere “di mentalità aperta a modifiche”, smentisce immediatamente questa disponibilità imponendo che i confronti restino rigorosamente “privati, interni alla FDA”. La nota interna, infatti, culmina poi in un ultimatum esplicito rivolto ai dipendenti di carriera: «Alcuni membri dello staff potrebbero non essere d’accordo con questi principi fondamentali e operativi. Siete pregati di inviare le vostre lettere di dimissioni al vostro supervisore».

Le critiche degli esperti

Molti esperti contestano anche l’uso del VAERS, il sistema raccoglie segnalazioni libere, non verificate e spesso incomplete da parte o della cittadinanza o dei singoli medici. La stessa scheda informativa del CDC chiarisce che i report del sistema ci possono essere coincidenze che non stabiliscono nessi causali.

Secondo Dorit Reiss, docente di diritto e studiosa delle politiche vaccinali, risulta “problematico” trarre conclusioni da un’analisi non pubblica e condotta da un team non identificato. «Se pensi di avere prove di un evento straordinario, devi presentarle. E devi farle valutare dagli esperti. È così che funziona la scienza» ha dichiarato il dottor Paul Offit, uno dei più autorevoli vaccinologi statunitensi. Anche per Kathryn Edwards, storica ricercatrice di vaccini, attribuire a un vaccino la causa di un decesso richiede autopsie, esami approfonditi e l’esclusione di tutte le altre ipotesi.

Il predecessore di Prasad, Peter Marks, che ha guidato la divisione vaccini per tutta la pandemia, ha dichiarato al New York Times di essere rimasto colpito dal “tono chiaramente politico” del memo, aggiungendo che i casi pediatrici potenzialmente associati ai vaccini sono “complessi” e che le attribuzioni causali sono spesso “dibattibili”.

Secondo quanto dichiarato da Prasad nella sua nota interna, la causalità di un evento avverso sarebbe facile da valutare in uno studio randomizzato, ossia dove i partecipanti sono assegnati in modo casuale a due gruppi di confronti (es. vaccini e placebo). Di fatto, proprio grazie agli studi scientifici effettuati in questi anni, la miocardite risulta essere un evento molto raro legato al vaccino, mentre risulta causata più comunemente dalla malattia Covid-19.

Il retroscena estivo e la ricerca nel database VAERS

Durante l’estate, era stato affidato a Tracy Beth Høeg l’incarico specifico di trovare prove che dimostrassero la letalità dei vaccini COVID-19, intraprendendo una ricerca all’interno del database VAERS per isolare le segnalazioni di presunti decessi da vaccino, arrivando a sostenere a settembre di averne individuati 25, molti di più rispetto a quelli citati da Prasad nella sua mail interna. Secondo la virologa Angela Rasmussen, Høeg avrebbe effettuato una selezione arbitraria dei dati (cherry-picking), riducendo successivamente il numero nella nota di Prasad ad “almeno 10 decessi”, senza però fornire prove e senza rendere disponibili i dati per una verifica esterna e indipendente.

VAERS e i limiti del sistema

La revisione citata da Prasad cita vagamente ed esclusivamente le segnalazioni presenti nel VAERS, un sistema di sorveglianza passiva progettato per individuare segnali preliminari e non per stabilire relazioni di causa ed effetto. I report possono essere inviati da chiunque, che siano cittadini o medici e persino persone che riportano eventi non verificabili. La stessa CDC ha sempre specificato che le informazioni presenti nel database VAERS possono contenere errori, informazioni incomplete e coincidenze temporali.

Diversi specialisti hanno sottolineato che selezionare un gruppo ristretto di casi dal VAERS per trarre conclusioni causali rappresenta un rischio metodologico significativo. L’esempio più citato è quello del medico Jim Laidler, che dimostrò la vulnerabilità del database inviando, e vedendosi accettare, un falso report in cui sosteneva ironicamente di essersi trasformato nell’Incredibile Hulk dopo un vaccino antinfluenzale. Il caso venne rimosso solo perché fu lui stesso a segnalarne la natura dimostrativa.

Chi è Vinay Prasad

Prasad è noto per alcune sue discutibili posizioni in merito alla Covid-19 e ai vaccini. Nel 2021 aveva paragonato le politiche pandemiche statunitensi all’ascesa del Terzo Reich, ricevendo dure critiche da storici della scienza e bioeticisti. Nello stesso periodo aveva minimizzato il rischio di Covid nei giovani e criticato mascherine e quarantene scolastiche, sostenendo gruppi come “Urgency of Normal“.

Durante la sua prima esperienza all’FDA nel 2025, fu inizialmente difeso dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. e dal Commissario dell’FDA Marty Makary. Poi fu rimosso dal presidente Trump dopo una campagna mediatica della commentatrice conservatrice Laura Loomer, che aveva riportato vecchi post in cui Prasad criticava Trump. Poco tempo dopo, Prasad venne reintegrato. Il motivo del dietrofront non è mai stato chiarito.

Chi è Tracy Beth Høeg

Tracy Beth Høeg è la consulente senior per le scienze cliniche del CBER e la persona a cui Vinay Prasad ha affidato la prima revisione dei casi pediatrici riportati nel sistema VAERS. Durante la pandemia si era già distinta per posizioni critiche sulle vaccinazioni Covid nei minori e aveva co-firmato, insieme allo stesso Prasad, alcuni articoli che contestavano il modo in cui FDA e CDC avevano gestito il segnale di miocardite.

Sebbene Høeg abbia un dottorato in epidemiologia, la sua formazione clinica è in oftalmologia e medicina dello sport, non in vaccinologia né in malattie infettive. Alcuni esperti, tra cui il medico e divulgatore David Gorski, hanno messo in dubbio che un’analisi di questo tipo, completata in poche settimane e su casi estremamente complessi, potesse essere svolta senza un team multidisciplinare e senza competenze specifiche nella valutazione della causalità in eventi avversi rari.

La critica ai processo vaccinale legato a Donald Trump

Ricordiamo che le critiche odierne ai processi di approvazione dei vaccini Covid, , formulate dall’attuale amministrazione Trump, devono essere mantenute nel loro contesto reale. La rapidità con cui i vaccini furono sviluppati nel 2020 non fu una decisione del CDC o della FDA dell’epoca Biden, ma della precedente amministrazione Trump, che con Operation Warp Speed finanziò e accelerò tutte le fasi di sviluppo, produzione e distribuzione. In che maniera? Riducendo i tempi burocratici per ottenere un risultato utile. Rimettere ora in discussione la struttura di quei processi significa mettere in discussione un pilastro della politica sanitaria decisa dal governo Trump durante la fase più critica della pandemia.

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