Via libera unanime alla legge che riduce o azzera Imu e Tari per gli italiani all’estero. Ricciardi (Pd): «Un incentivo al recupero dei borghi» – Il video
Mentre oggi in Consiglio dei ministri si discuterà della riforma dell’edilizia, anche nell’Aula della Camera dei deputati l’attenzione si è concentrata sul tema “casa”: questa mattina è stata approvata in prima lettura e all’unanimità la proposta di legge che punta a ridurre o azzerare l’Imu (l’imposta municipale) e la Tari (la tassa sui rifiuti) sugli immobili degli italiani residenti all’estero. La legge, che ora passa al Senato, è a firma del deputato e vicepresidente del Pd alla Camera, Toni Ricciardi, «figlio e nipote di emigranti, nato in una terra di dura emigrazione», la Svizzera, ha ricordato. Il “taglio” è rivolto prevalentemente ai piccoli comuni o micro centri e, secondo una stima, riguarderebbe circa 110 mila immobili.
Evitare lo spopolamento dei piccoli centri abitati
Uno degli obiettivi della norma è anche quello di contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni, in cui i residenti all’estero possono aver ereditato case sulle quali continuano a pagare regolarmente le tasse. «È una legge che vuole evitare che questi immobili diventino case abbandonate, aggravando ulteriormente il degrado dei piccoli comuni – spiega a Open lo stesso Ricciardi – Questo è un incentivo al recupero dei borghi, per far rivivere queste piccole collettività».
La «grande soddisfazione» di FdI
Il via libera è stato accolto «con grande soddisfazione» anche dal deputato di FdI e vicepresidente della Commissione Finanze (la stessa di cui fa parte il dem), Marco Osnato. «Una proposta di legge che, per gli immobili situati nei piccoli comuni, riduce significativamente l’Imu e la Tari pagate dai cittadini residenti all’estero. Ringrazio l’amico e collega Toni Ricciardi per aver portato avanti la proposta, che ha ottenuto il consenso unanime dei gruppi».
