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Parla l’uomo travestito da sua madre morta, la vergogna e la sua verità sul perché si è tenuto la salma in casa: «La pensione non c’entra»

04 Dicembre 2025 - 17:41 Giovanni Ruggiero
Travestito madre pensione
Travestito madre pensione
L'ex infermiere risponde a chi sospetta che avesse avuto dei complici e sui motivi che lo hanno spinto negli ultimi anni a non staccarsi mai da sua madre, ormai morta

Il 50enne che si era travestito da sua madre defunta per rinnovarle la carta d’identità innanzitutto ci tiene a chiarire che con la sua morte non ha nessuna responsabilità. Per la prima volta rompe il silenzio e spiega, attraverso il suo avvocato, Francesco Ferrari, perché ha messo in piedi quella sceneggiata raccontata dai media di tutto il mondo. È stato così che l’uomo si è guadagnato il soprannome di «signor Doubfire», sulla falsa riga del gran film di Robin Williams, nei panni di una tata da papà separato pur di riuscire a stare con i suoi figli. Certo la vicenda dell’ex infermiere appare un po’ meno romantica. L’uomo non ha mai smesso di instascare la pensione, tenendosi la salma della madre in casa. Un gesto però che lui spiega proprio con l’amore per il genitore perso.

Non per denaro, ma per lutto

L’uomo ha assicurato di aver agito non per «trarre benefici patrimoniali», ma per la volontà di «stare vicino alla mamma», dalla quale non riusciva a separarsi. Come riporta il Corriere della Sera, avrebbe detto: «L’amavo e non riuscivo a separarmi da lei». Per questo aveva deciso di tenere il corpo mummificato in casa. Un aspetto drammatico che, come sottolineato da diverse testate, rivelerebbe una profonda incapacità di elaborare il lutto. La donna era deceduta a 82 anni per cause naturali.

La scoperta all’anagrafe per il collo troppo grosso

La vicenda è venuta alla luce quando il 50enne si è presentato all’ufficio anagrafe del Comune per rinnovare la carta d’identità scaduta della madre defunta. Un’impiegata ha notato subito qualcosa di strano nella persona che si spacciava per la donna: il collo troppo grosso, rughe innaturali e una voce con «qualche nota maschile». Il sospetto ha fatto scattare un’indagine interna da parte della polizia locale che ha portato rapidamente alla scoperta dell’imbroglio e della presenza del cadavere nell’abitazione.

Autopsia e accuse: truffa, occultamento e falso

La Procura di Mantova ha immediatamente aperto un fascicolo. Le ipotesi di reato includono occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. È stato disposto l’esame autoptico sul corpo della signora Dall’Oglio, al quale l’indagato ha scelto di non partecipare con un proprio consulente. Ha ribadito attraverso il suo avvocato: «Non ci sono misteri, si è trattato di una morte naturale».

«Ho agito da solo, nessun complice sapeva»

L’ex infermiere ha precisato di aver agito da solo: nessun complice era a conoscenza di ciò che si nascondeva in quell’abitazione. Si è dichiarato pronto a risarcire lo Stato tutto il denaro incassato, ovvero la pensione indebitamente percepita per tre anni dopo il decesso della madre. E attraverso il suo legale ha chiesto ancora una volta di essere lasciato in pace, per superare il suo «dramma umano».

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