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Trump dà altro tempo a Mosca: «Stop ad alcune sanzioni anche sul petrolio». Putin minaccia: «Pace? Difficile. Pronti a prenderci il Donbass con la forza»

04 Dicembre 2025 - 18:42 Alba Romano
vladimir putin russia
vladimir putin russia
Nelle prossime ore, il presidente russo avrà un bilaterale con il primo ministro Narendra Modi. La decisioe della Casa Bianca è stata invece spiegate per alleviare la pressione sui fornitori americani

Donald Trump allenta la presa su Mosca, forse nella speranza di ammorbidire la posizione dell’omologo russo Vladimir Putin. Il presidente americano ha sospeso alcune delle sanzioni contro il gigante russo Lukoil, che la Casa Bianca aveva deciso di colpire insieme all’altro colosso Rosneft lo scorso 22 ottobre. Ua scelta che – questa la posizione ufficiale del dipartimento del Tesoro – è stata presa per «evitare di penalizzare» i clienti e fornitori americani. Per questo il tycoon ha dato il via libera per la ripresa delle operazioni nelle stazioni della Lukoil fuori dalla Russia, ma a patto che i ricavi non vengano poi trasferiti a Mosca

La minaccia dall’India: «È l’Occidente che ha scatenato la guerra»

La prospettiva di una concreta trattativa di pace sembra però sempre più lontana. Vladimir Putin continua a insistere su una strategia duplice, divisa perfettamente tra minacce e finte aperture. Dalla corte di Narendra Modi, il primo ministro indiano con cui Putin sancirà il rinnovo della collaborazione tra Nuova Delhi e il Cremlino, il leader di Mosca ha detto: «La Russia vuole porre fine alla guerra che l’Occidente ha scatenato utilizzando l’Ucraina come strumento. La cosa più importante per Kiev è rendersi conto che i colloqui sono il modo migliore per risolvere il conflitto». 

«Kiev si ritiri dal Donbas o lo libereremo con la forza»

Poche ore prima, Vladimir Putin aveva alzato la posta minacciando direttamente Kiev: «Si riduce tutto a questo: o libereremo questi territori con la forza o le truppe ucraine lasceranno questi territori e smetteranno di combattervi». Il riferimento è al Donbass e ai territori definiti Novorossiya, quelli ucraini ma annessi con un atto unilaterale da Mosca. Sull’incontro avuto con gli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, il presidente russo non si è sbilanciato: «È stato molto utile. Washington ha proposto di suddividere il piano in 28 punti in quattro pacchetti separati. Hanno proposto di discuterne con noi, ma lavorare sul piano di pace per l’Ucraina è difficile. Ogni punto dovrebbe essere discusso in dettaglio, poiché la Russia non è d’accordo con tutti». E l’impegno di Trump è visto da Putin come sincero: «Ma è un compito non facile». 

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