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Disabile deriso e preso a pugni in faccia da cinque ragazzi, l’aggressione in pieno giorno a Bologna: l’ipotesi di un «saluto sbagliato»

07 Dicembre 2025 - 12:33 Ugo Milano
disabile aggressione bologna pugno carabinieri
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La vittima, 52enne benvoluto nella zona, è stato accerchiato nei pressi di una fermata dell’autobus. Gli amici increduli: «Qui gli vogliono bene tutti, anche i più “vivaci”»

Accerchiato, deriso poi picchiato e preso a pugni in faccia da un gruppo di ragazzi. È successo a un 52enne nato con disabilità per le strade di Bologna, anzi proprio nella zona Corticella dove tutti lo conoscono per il suo lavoro da cassiere in un supermercato e per i lunghi pomeriggi che trascorre nell’oratorio della parrocchia di San Savino. L’uomo è stato immediatamente soccorso dai passanti e dai dipendenti di una vicina farmacia prima di essere trasportato in pronto soccorso, da cui è stato già dimesso. Le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini di videosorveglianza e stanno tentando di identificare gli aggressori, che alcuni testimoni oculari hanno descritto come africani. 

L’aggressione e le ipotesi

È accaduto tutto alla luce del sole. Erano le 16 di venerdì 5 dicembre quando il 52enne stava passando nei pressi della fermata dell’autobus di via Bentini, a Bologna. Forse per un saluto cortese, come ipotizza Il resto del Carlino, o forse per un tentativo di rapina, come suppone il Corriere di Bologna, la vittima è stata accerchiata da quattro o cinque persone. Sono partiti prima gli insulti, poi le prime spintonate. Quando l’uomo ha tentato di reagire, uno dei giovani gli ha sferrato un violento pugno che gli ha spaccato il labbro

I soccorsi alla vittima e la sorpresa: «Qui gli vogliono bene tutti»

Attirati dal frastuono, alcuni passanti sono intervenuti e hanno messo in fuga il gruppo di ragazzotti. L’uomo è stato immediatamente condotto nella vicina farmacia Corticella mentre sul luogo sono piombati i carabinieri, che hanno già iniziato a visionare i video registrati dalle telecamere della zona. «Si sta chiedendo perché gli abbiano voluto fare del male», ha raccontato incredula suor Carolina. «Quello che è accaduto è una cosa molto brutta, anche perché lui è sempre gentile, non dice mai una parola fuori posto e in quartiere tutti lo conoscono. Qui ci sono tanti ragazzi, anche molto “vivaci”: ma anche loro lo rispettano, che si sa far volere bene da tutti». 

La condanna del sindaco Lepore: «Niente spazio alla violenza»

Sull’aggressione si è espresso anche il sindaco, Matteo Lepore: «Di fronte a questo grave episodio voglio rivolgere un ringraziamento ai cittadini che sono intervenuti allertando i carabinieri e a quanti con affetto e grande spirito di comunità si stanno stringendo attorno alla vittima», ha detto. «Sono sicuro che le forze dell’ordine riusciranno presto a individuare i responsabili. A Bologna non ci sia spazio per la mancanza di rispetto e la violenza».

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