Disastro in Germania, 200mila litri di petrolio sversati da un oleodotto al confine con la Polonia: «Ma non è sabotaggio»

Un incidente a un grosso oleodotto in Germania ha causato la perdita di una quantità ingente di petrolio, stimata dalle autorità al momento in circa 200mila litri. Ad essere interessata è la pipeline PCK che collega la raffineria di Schwedt, non lontano dal confine con la Polonia, al porto di Rostock sul Mar Baltico. L’incidente dovuto a causa ancora ignote è avvenuto all’altezza di Gramzow/Zehnebeck, non lontano dalla raffineria, causando la perdita ingente di liquido. Un portavoce di PCK ha detto che una «azione esterna deliberata» come un atto di sabotaggio può già essere esclusa. In attesa di capire cosa sia successo, i Vigili del fuoco sono intervenuti in forze per bloccare la perdita dall’oleodotto e tentare di risucchiare il petrolio sversatosi. Un responsabile delle forze d’emergenza di Schwedt ha detto che a causa della pressione interna sprigionatasi il petrolio è zampillato con una “fontana” alta diversi metri.
Le operazioni con mezzi speciali per recuperare il petrolio
I Vigili del fuoco hanno mobilitato 100 unità per domare il flusso di petrolio oltre a 25 operai specializzati. Alle ore 19.45 il «buco» era stato quasi interamente rattoppato, anche se una piccola dose di petrolio usciva ancora, riferiscono i media tedeschi. Le operazioni per risucchiare l’enorme quantità già sversatasi, con l’ausilio di macchinari speciali, proseguiranno invece per tutta la notte. Ma quello che si profila sin d’ora in Brandeburgo è un disastro naturale di serissime proporzioni. L’Uckermark, la zona del Land in cui è accaduto il fatto, è il luogo in cui è cresciuta Angela Merkel, che spesso ci torna in vacanza.
