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Il Venezuela: «Trump ci ha rubato una petroliera»

11 Dicembre 2025 - 06:16 Alessandro D’Amato
venezuela nave petroliera skipper sequestro usa
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L'accusa di contrabbando di petrolio iraniano. La vendita del greggio di Caracas alla Cina in dubbio. E il presidente Usa dice che Maduro ha i giorni contati

Un «furto sfacciato». Così il Venezuela ha denunciato il sequestro di una petroliera da parte degli Stati Uniti. Avvertendo che si rivolgerà alle autorità per denunciare «questo grave crimine internazionale». Ai giornalisti alla Casa Bianca Donald Trump ha invece annunciato la confisca di «una petroliera enorme, molto grande, la più grande mai sequestrata». «È stata sequestrata per ottime ragioni», ha aggiunto. Senza però specificarle. Secondo il New York Times la Skipper, che navigava con falsa bandiera della Guyana, è stata sequestrata su ordine di un giudice americano per i suoi precedenti legami con il contrabbando di petrolio iraniano, sanzionato da Washington. Anche se in questa occasione trasportava greggio venezuelano.

Il Venezuela e la petroliera

«Questo nuovo atto criminale si aggiunge al furto di Citgo, importante risorsa del patrimonio strategico di tutti i venezuelani, sottratto attraverso meccanismi giudiziari fraudolenti e al di fuori di qualsiasi norma», ha dichiarato la Cancelleria venezuelana in un comunicato pubblicato su Telegram, in riferimento alla filiale della compagnia petrolifera statale Pdvsa sul territorio americano, la cui vendita è stata approvata da un giudice di quel paese in un’asta organizzata dal tribunale per pagare i creditori di Caracas. Secondo la Cancelleria in queste circostanze, «sono finalmente emerse le vere ragioni della prolungata aggressione contro il Venezuela. Non è la migrazione, non è il narcotraffico, non è la democrazia, non sono i diritti umani. Si tratta sempre delle nostre ricchezze naturali, del nostro petrolio, della nostra energia, delle risorse che appartengono esclusivamente al popolo venezuelano».

Gli Usa e Maduro

Pdvsa, l’azienda petrolifera statale venezuelana, ha lavori di trivellazione con la statunitense Chevron, che ha una deroga del Dipartimento del Tesoro che la esonera dalle sanzioni. Il governo degli Stati Uniti sta intensificando le misure economiche e militari per aumentare la pressione sul leader socialista venezuelano Nicolás Maduro. Trump ha dichiarato che i giorni di Maduro erano «contati» in una recente intervista a Politico. Washington ha dispiegato una significativa presenza militare nei Caraibi da quest’estate. Ma il sequestro della petroliera è senza precedenti in questa crisi, poiché gli idrocarburi costituiscono la principale fonte di reddito del Venezuela.

“Ladri, pirati”

Il ministero degli Interni di Caracas ha definito “Ladri, pirati” gli Usa. Il ministro Diosdado Cabello durante la sua apparizione televisiva settimanale li ha definiti «assassini, ladri, pirati. Come si chiama quel film, Pirati dei Caraibi? Beh, Jack Sparrow è un eroe, queste persone sono criminali del mare, bucanieri, hanno sempre agito in questo modo». Il Procuratore Generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha specificato che l’operazione è stata condotta in parte dall’FBI con il supporto del Dipartimento della Difesa, pubblicando un video che mostra soldati armati sbarcare da un elicottero sul ponte di una nave. Secondo i federali l’imbarcazione faceva parte di una rete di trasporto illecito di petrolio a sostegno di organizzazioni terroristiche straniere.

La guerra alle droghe

Accusando Caracas di essere dietro una rete di narcotraffico che inonda gli Stati Uniti, Washington ha condotto numerosi attacchi contro navi accusate di trasportare droga, in particolare nel Mar dei Caraibi. Gli Stati Uniti hanno bombardato circa 20 navi, causando 87 morti. Caracas ritiene che si tratti di un’operazione volta a deporre Maduro dal potere e a impadronirsi delle vaste riserve petrolifere del Paese, soggette a embargo dal 2019. La politica era stata allentata nel 2023 con le licenze per operare nel Paese, ma Trump le ha revocate dopo il suo ritorno alla Casa Bianca. Questo costringe il paese a vendere la sua produzione sul mercato nero a prezzi significativamente inferiori, principalmente alla Cina.

Il petrolio

Il sequestro della petroliera potrebbe incidere su queste esportazioni, scoraggiando potenziali acquirenti. Secondo gli analisti, il Venezuela fornisce 1,1 milioni di barili di petrolio greggio al giorno, principalmente alla Cina. Il rappresentante commerciale dell’Unione europea in Venezuela, Jaime Luis Socas, ha stimato che gli acquisti di petrolio greggio dal Venezuela diminuiranno del 75% quest’anno, passando da 1,535 miliardi di euro nel 2024 a 383 milioni di euro nel 2025.