Meloni infiamma il pubblico di Atreju, l’attacco a Schlein: «Chi scappa non ha contenuti. Abbiamo riunito il Campo largo ma lei non c’è»

Dopo lo show di Matteo Renzi, la dura intervista di Marco Travaglio a Guido Crosetto e il via vai di ministri e leader di partito, Atreju si prepara ad accogliere l’ospite più attesa: Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio è arrivata in mattinata a Castel Sant’Angelo, sede della kermesse di Fratelli d’Italia, accolta da un lungo applauso e dal coro «Giorgia, Giorgia». Dopo aver salutato la platea con un bacio, ha preso posto in prima fila insieme al responsabile organizzazione del partito, Giovanni Donzelli. Dopodiché, in tarda mattinata, è toccato a lei prendere la parola sul palco.
Foto copertina: ANSA/Riccardo Antimiani | Giorgia Meloni sul palco di Atreju
Meloni: «Sì al referendum per evitare vergogne come Garlasco»
In chiusura del suo intervento, Meloni parla anche del referendum sulla giustizia che si terrà il prossimo anno: «Mi auguro che gli italiani confermino la riforma della Giustizia al Referendum. Avanti con la storica riforma della giustizia. Votate per voi stessi e per il futuro della nazione. Votate perché non ci possa più essere una vergogna come quella di Garlasco».
Meloni: «I figli non sono dello Stato»
«Sono orgogliosa che l’Italia sta difendendo il ruolo dei genitori nell’educazione dei figli. Rivendico con orgoglio la norma sul consenso informato sull’educazione sessuale nelle scuole. Educare i figli su materie così delicate è compito dei genitori, lo Stato non può sostituirsi alla famiglia. I figli non sono dello Stato o dell’ideologia, ma delle mamme e dei papà». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento sul palco di Atreju.
Meloni: «La sinistra ha un problema con la libertà»
«La sinistra ha un problema con la libertà». Lo ha detto la premier Meloni, tornando ad attaccare le opposizioni. E ha aggiunto: «Sono di sinistra quelli che giustificano l’assalto ai giornalisti che non piacciono, sono di sinistra quelli che minacciano di morte e i politici avversari, sono di sinistra quelli che bruciano i fantocci in piazza, sono di sinistra i sindacalisti che per protestare scandiscono slogan triviali contro un presidente del Consiglio donna e solo di sinistra quelli che chiedono la censura dei libri sgraditi, ma sono di sinistra, soprattutto, quei politici che di fronte a questi fenomeni intollerabili pretendono di dare lezioni».
Meloni: «Il Sud ora è la locomotiva d'Italia»
«Quando l’unica risposta era sventolare le proposte ridicole pensando che la gente fosse scema, il mezzogiorno rimaneva al palo. Oggi sono orgogliosa di dire che il Sud è la locomotiva d’Italia grazie a una strategia completamente diversa». Così la premier Giorgia Meloni nel suo intervento ad Atreju.
Meloni insiste: «I centri in Albania funzioneranno»
«L’Ue sta lavorando a un regolamento sui Paesi sicuri per mettere al riparo le nostre decisioni da sentenze della magistratura politicizzata. Mi diverte immaginare cosa diranno i giudici visto che l’Ue sta approvando una lista dove ci sono esattamente i paesi da dove provengono i migranti che le loro sentenze ideologiche hanno bloccato. Sta andando esattamente come vi ho sempre detto: i centri in Albania funzioneranno». Così la presidente del Consiglio ad Atreju.
Meloni: «Lavoriamo a maggioranze alternative in Ue»
Nel suo intervento, Meloni ha anche parlato degli sforzi di FdI per entrare nella maggioranza europea e rimettere mano ad alcuni dossier approvati negli ultimi anni, a partire dal Green Deal: «Stiamo rafforzando le nostre relazioni in tutti i continenti e insieme al Parlamento europeo lavoriamo a maggioranze alternative a quelle che in questi anni ci hanno imposto scelte deliranti, non si può prescindere dal cercare soluzioni in Ue che ci piaccia o no».
Meloni contro Schlein e Conte: «Come governano? Con le lettere degli avvocati?»
«Ho proposto un confronto a tre (a Schlein e Conte – ndr). Mi hanno detto di no, ma non perché loro non volessero confrontarsi con me, ma perché loro non si volevano confrontare fra di loro. E questi vogliono governare la nazione… Come la governano? Con le lettere degli avvocati?». Lo ha detto la premier Meloni nel suo intervento sul palco di Atreju, tornando ad attaccare le opposizioni.
Meloni: «Piano casa per i giovani al posto del Superbonus»
Nel suo discorso, Meloni è tornata a promettere un piano casa per le giovani coppie, che avrebbe dovuto vedere la luce già quest’anno ma ancora non è stato annunciato: «Abbiamo detto basta a sprechi plurimiliardari e mance elettorali con cui qualcuno pensava di compare il consenso e al posto del loro Superbonus per ristrutturare ville e castelli soldi della povera gente noi faremo un piano casa per alloggi a prezzi calmierati per le giovani coppie perché vogliamo costruire anche una nazione giusta che non regala soldi a chi già ce li ha».
Meloni attacca la sinistra: «Si portano sfiga da soli»
«Parlano male di Atreju ed è l’edizione migliore di sempre, parlano male del governo e il governo sale nei sondaggi. Hanno tentato di boicottare una casa editrice ed è diventata famosissima. Si portano sfiga da soli, che manco quando te capita la carta della pagoda al Mercante in fiera… E allora grazie a tutti quelli che hanno fatto le macumbe rendendo questa edizione di Atreju la più intensa e partecipata di sempre», ha detto ancora la premier Giorgia Meloni attaccando le opposizioni.
Meloni punge Schlein: «Chi scappa da Atreju non ha contenuti»
Nel suo intervento, Meloni ha ringraziato tutti i leader dell’opposizione che hanno partecipato ad Atreju. E su chi non c’era, ossia la segretaria del Pd Elly Schlein, la premier aggiunge: «Questo è il luogo in cui il valore delle persone si misura solo sui contenuti. E chi scappa dimostra di non avere quei contenuti». Dopodiché, Meloni menziona esplicitamente la rivale dell’opposizione: «Voglio ringraziare anche Elly Shclein. Con il suo nannimorettiano “Mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo affatto”, ha comunque fatto parlare di noi. Il presunto campo largo l’abbiamo riunito noi ad Atreju e quella che dovrebbe federarli non c’era. Contenti loro…».
Meloni sale sul palco e ringrazia: «Siete uno spettacolo»
«Siete uno spettacolo meraviglioso», sono le prime parole pronunciate da Giorgia Meloni nell’intervento che chiude l’edizione 2025 di Atreju.
Tajani: «Puntiamo a vincere anche nel 2027»
Salvini: «Non riuscirete a farmi litigare con Giorgia»
«C’è innanzitutto l’orgoglio di esserci dopo tanti anni. Ci provano in tutti i modi a far litigare me e Giorgia. Ma amici giornalisti, mettetevi l’anima in pace: non ci riuscirete mai. Da tre anni e mezzo c’è qualcosa che va oltre la stima politica, tra me e Meloni c’è amicizia umana e personale». Così è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, dal palco di Atreju.
Anche Lupi ad Atreju: «Coalizione unita»
«Da trent’anni la forza della coalizione di centrodestra è l’unità, è stare insieme». Lo ha detto il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, sul palco di Atreju. «L’Italia torna a essere “forte” e “a testa alta”», ha aggiunto Lupi citando gli slogan della manifestazione di FdI, «perché siamo tornati a scommettere sui valori».
Abbraccio tra Giorgia Meloni e la figlia Ginevra
Abbraccio tra la premier Giorgia Meloni e sua figlia Ginevra in sala ad Atreju. La figlia della presidente del Consiglio, accompagnata alla kermesse di FdI dal padre Andrea Giambruno, ha raggiunto sua madre seduta in prima fila mentre è in corso l’intervento di Mateusz Morawiecki, presidente di Ecr, il gruppo europeo dei Conservatori di cui fa parte anche FdI. Madre e figlia si sono strette in un lungo abbraccio. Ginevra in seguito ha preso posto in sala, in attesa dell’intervento di Meloni.
