
Giulia Mei – Io della musica non ci ho capito niente
Che titolo bugiardo. Giulia Mei, classe 1995 da Palermo, ci capisce eccome di musica, non fatevi ingannare, altrimenti non avrebbe scritto un disco così bello.
Un disco in cui in primo piano c’è la capacità di comporre di Giulia Mei, che già ci aveva conquistati con le stupende Bandiera, H&M e La vita è brutta (che non riusciamo a smettere di ascoltare), brani nei quali viene fuori una grande sensibilità nella scrittura e un gusto del tutto particolare per il suono. Non a caso infatti ci sono tre pezzi strumentali davvero molto divertenti. Naturalmente poi c’è anche il dialetto siciliano, che lei declina in musica con estrema grazia, mettendone in luce gli aspetti più iconici, eterni, profondi.
I pezzi sono tutti davvero eccellenti, il disco è ricco e dinamico, non ci si annoia un secondo, la scrittura è fresca e schietta, non lascia spazio ad ermetismi e fraintendimenti, abbracciando tutte le varie ramificazioni del nostro sentimentalismo. Niente da dire, tutto assolutamente perfetto, prendiamo in blocco e mettiamo tra i preferiti. Bravissima.
- 1/20Manca la buona musica fatta da donne? Assolutamente no
- 2/20Giulia Mei – Io della musica non ci ho capito niente
- 3/20Miglio – Traumfabrik Again
- 4/20Anna Carol – Principianti
- 5/20Elasi – Elasir
- 6/20Ginevra – Femina
- 7/20Gaia Banfi – La Maccaia
- 8/20Dadà – Core in fabula
- 9/20Anna and Vulkan – Nuovo amore passato
- 10/20Mille – Risorgimento
- 11/20Ceneri – Come ortiche nel cemento
- 12/20Ele A – Pixel
- 13/20Soap – Pas facile
- 14/20Any Other – Per te, che non ci sarai più
- 15/20La Niña – Furèsta
- 16/20Cmqmartina – Brianzola Issues
- 17/20Diora Madama - La morte
- 18/20Joan Thiele – Joanita
- 19/20Senza Cri – Tokyo Nite
- 20/20Laila Al Habash – Tempo
- 21/20Vale LP e Lil Jolie – Le ragazze della valle