Putin prende in giro Zelensky ed elogia Trump: «Io e lui spesso d’accordo». Sulla Tv russa la mappa delle 5 regioni ucraine sotto Mosca – La diretta

Mentre l’Unione europea tira il freno a mano sull’utilizzo degli asset russi congelati per aiutare l’Ucraina, Mosca gongola. È lo stesso presidente Vladimir Putin che, forte di un tavolo negoziale che sembra fare solo passi indietro, ha trovato il tempo di provocare Kiev e proporre di terminare il conflitto, ma alle condizioni proposte un anno fa. Intanto Volodymyr Zelensky torna in Ucraina con il sostegno dei 90 miliardi in prestiti a cui stanotte Bruxelles ha dato il via libera.
Le cinque regioni ucraine occupate già nella mappa russa
Nello studio televisivo, in cui è in corso da oltre tre ore la conferenza di fine anno di Vladimir Putin, è esposta una mappa della Russia nella quale appaiono anche la penisola di Crimea e le regioni ucraine di Donetsk e Lugansk Zaporizhzhia e Cherson a riprova del fatto che Mosca le considera parte del proprio territorio.
La Crimea, è stata annessa dalla Federazione Russa nel marzo 2014, a seguito di un referendum tenutosi nella penisola contesa, la cui validità è messa in dubbio dall’Ucraina e dai Paesi occidentali. Oltre alle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk, di cui l’Ucraina non ne riconosce l’indipendenza, appaiono le regioni ucraine di Cherson e Zaporizhzhia, in parte occupate dopo il 2022 dalla Russia e che Mosca considera annesse in seguito a un referendum il 30 settembre 2022.
Putin: «Da Trump sforzi seri per finire il conflitto»
Putin elogia i «seri sforzi di Trump per porre fine a questo conflitto» e afferma che il presidente degli Usa è «sincero» nel suo tentativo di porre fine alla guerra. «Dire che rifiutiamo qualcosa o respingiamo qualcosa è inappropriato e infondato», afferma Putin affermando che «la palla è interamente nel campo dei nostri cosiddetti oppositori occidentali, del capo del regime di Kiev e dei loro sponsor europei».
«Il presidente Trump e io – ha affermato Putin – ci siamo trovati d’accordo e abbiamo quasi concordato sulle sue proposte ad Anchorage. Quindi affermare che stiamo rifiutando qualcosa è assolutamente errato e infondato. Abbiamo ricevuto alcune proposte durante gli incontri preliminari a Mosca e ci è stato chiesto di fare alcuni compromessi. Dopo essere arrivato ad Anchorage, ho detto che queste decisioni non sarebbero state facili per noi, ma abbiamo accettato i compromessi proposti».
Putin: «Asset? Una rapina, se non li restituiscono andremo in tribunale»
Vladimir Putin ha affermato che l’idea di utilizzare i beni russi congelati era una «rapina». Secondo il leader russo, gli europei non hanno raggiunto un accordo perché temevano «le conseguenze, che potrebbero essere davvero dure per i rapinatori. Non importa cosa rubino, prima o poi dovranno restituirlo e, cosa più importante, andremo in tribunale per proteggere i nostri interessi. Faremo del nostro meglio per trovare una giurisdizione indipendente dal contesto politico».
Putin contro Zelensky: «Attore di talento, niente pace se Kiev non discute dei territori»
«La Russia non vede ancora la disponibilità di Kiev a discutere la questione territoriale». È questa la condizione principale posta da Putin durante la conferenza stampa di fine anno. Insomma, senza aperture concrete da parte di Kiev verso la cessione delle aree orientali la pace rimane un’utopia. Il presidente russo ha poi fissato un altro punto: la Russia è pronta a negoziare basandosi solo sulle proposte del 2024. Ha poi attaccato Zelensky, definendolo «un attore di talento».
Il Cremlino esulta: «Sconfitti i guerrafondai, von der Leyen e Mertz si dimettano»
«È una sconfitta per Ursula von der Leyen, per Friedrich Merz e per gli altri guerrafondai europei». Così la decisione dell’Ue di non utilizzare gli asset russi è stata celebrata da Kirill Dimitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti e rappresentante speciale del Cremlino. Secondo Dimitriev, la scelta di non cedere a Kiev i beni russi congelati è «un colpo fatale per la presidente della Commissione e il cancelliere tedesco», che «dovrebbero dimettersi dopo aver speso capitale politico in azioni illegali contro le riserve russe e aver fallito. È stata una vittoria per la legge e il buon senso».
Zelensky all'Ue: «Importante tenere congelati gli asset»
La decisione dell’Ue non l’ha presa come sconfitta Volodymyr Zelensky, che ha ringraziato il Consiglio europeo per lo stanziamento di 90 miliardi nei prossimi due anni: «Si tratta di un sostegno significativo che rafforza davvero la nostra resilienza», ha scritto su X. E poi ha insistito affinché «i beni russi rimangano immobilizzati e che l’Ucraina abbia ricevuto una garanzia di sicurezza finanziaria per i prossimi anni. Grazie per il risultato raggiunto e per l’unità dimostrata. Insieme stiamo difendendo il futuro del continente».
La soddisfazione di von der Leyen: «Soddisfiamo le esigenze di Kiev per due anni»
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha celebrato l’accordo: «Ci consentirà di soddisfare le esigenze finanziarie dell’Ucraina per i prossimi due anni. La Commissione aveva proposto due soluzioni, entrambe giuridicamente valide ed entrambe tecnicamente fattibili. Gli Stati membri hanno deciso di sostenere l’indebitamento dell’Ue sui mercati dei capitali. Lo faremo sulla base di una cooperazione rafforzata».
