«Le politiche giovanili sono troppo frammentate», l’idea di Abodi per riorganizzarle passa in Cdm. E c’è un nuovo bonus Valore Cultura

L’Esecutivo vuole «riorganizzare l’intera materia delle politiche giovanili» con l’obiettivo «di semplificare le regole e rendere più efficace l’azione». Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha annunciato in conferenza stampa il via libera del Consiglio dei ministri di oggi, 22 dicembre, al disegno di legge delega sulle politiche per i giovani e sul Servizio civile universale. Il provvedimento mira a superare la «frammentazione normativa», introducendo per la prima volta una cornice nazionale per gli interventi a favore delle nuove generazioni.
Cosa prevede la delega?
L’intervento, su cui c’è anche il concerto della ministra Casellati ed è collegato alla Legge di Bilancio, delega il Governo a intervenire su due fronti. Entro sei mesi l’Esecutivo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per riordinare e semplificare le misure rivolte ai giovani, evitando sovrapposizioni tra enti e programmi e «nel rispetto delle linee guida europee». La stessa delega riguarda anche il Servizio civile universale e punta a snellire le procedure per i progetti e per l’iscrizione degli enti, rafforzare il controllo sull’uso delle risorse e valorizzare le competenze acquisite dai volontari.
Il Bonus valore cultura
Il provvedimento introduce norme per rivedere la Carta Giovani Nazionale, una carta digitale presente sull’app IO, già gratuita e che offre servizi, opportunità e sconti a tutti i giovani tra 18 e 35 anni, italiani e stranieri residenti in Italia. Attualmente è già in possesso di oltre 3,6 milioni di giovani. Attraverso la Carta sarà erogato anche il Bonus Valore Cultura, il nuovo incentivo introdotto con emendamenti alla Legge di Bilancio, oggi in discussione in Aula al Senato. Questo bonus – che sarà attivo dal 2027 e vale 180 milioni di euro – sarà destinato ai giovani diplomati entro il 19esimo anno d’età (quindi sarebbero esclusi gli studenti bocciati) per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, anche in formato digitale. Ma anche ingressi ai musei e l’acquisto di biglietti per eventi musicali.
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Il nuovo Osservatorio permanente per le politiche giovanili
La riforma delle politiche giovanili prevede anche la creazione di un Osservatorio permanente per le politiche giovanili, un nuovo organismo pensato per assicurare il coordinamento tra i diversi livelli di governo. Questo organismo avrà il compito di elaborare un documento programmatico che definisce le priorità strategiche, gli obiettivi e le linee di intervento condivise tra Stato ed enti territoriali. «Non stiamo costituendo un osservatorio che si aggiunge agli altri – ha precisato Abodi – ma uno strumento immediatamente operativo, capace di svolgere funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento delle politiche giovanili».
L’intervento del ministro
«Stiamo dando vita a un nuovo modello integrato che consentirà di stabilire un rapporto molto più proficuo e costante tra Governo e giovani generazioni – ha puntualizzato Abodi – coordinando e ottimizzando le politiche e gli strumenti a loro dedicati dei quali sarà sempre più importante valutare l’impatto, quando vengono elaborati, durante e dopo la loro attuazione, a ulteriore dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione di questo Governo nei loro confronti».
