Stop alle nozze di Sgarbi, prima la visita psichiatrica. E lui: «Ero solo depresso». Poi la stoccata alla figlia

Arriverà a marzo la prima relazione sullo stato di salute mentale di Vittorio Sgarbi, che il medico specialista Lili Romeo dovrà redigere su disposizione del tribunale di Milano per verificare se sia in grado di prendere decisioni a livello «personale e patrimoniale». Detto fuori dai denti, se il critico d’arte sia capace di scegliere senza farsi influenzare come disporre del proprio patrimonio e chi sposare. È questo il primo punto fisso della causa che da settimane ha messo uno contro l’altro l’ex sottosegretario alla Cultura e la figlia Evelina. La decisione non è stata ben accolta dallo stesso Sgarbi, che non ha rinunciato a una stoccata proprio alla sua erede.
La nota di Vittorio Sgarbi: «È ingiusto»
«La scelta del giudice riconosce ogni mia ordinaria capacità, e il valido sostegno affettivo della mia compagna e di mia sorella che mi sono state presenti e vicine quali valido e caldo supporto», ha scritto in una nota Vittorio Sgarbi, omettendo non a caso il nome di Evelina. «Resto ottimista, ma trovo esagerato lo scrupolo del giudice di rimettere la valutazione a un perito nominato dal tribunale, seppur limitatamente ad atti personalissimi o di straordinaria amministrazione». Per il critico, quell’accertamento aggiuntivo non è solo superfluo bensì «ingiusto». A suo parere infatti «attraversare un periodo di depressione non significa non essere in grado di compiere scelte consapevoli, sia di carattere patrimoniale sia affettivo».
L’attacco alla figlia: «Ho capito chi mi vuole bene davvero»
Se ieri la figlia Evelina aveva celebrato – per metà – la decisione del tribunale milanese, sottolineando come fosse il primo passo per prendersi cura completamente del padre e della sua condizione di salute, la reazione di Vittorio Sgarbi è molto differente. Oltre a sottolineare per mezzo del legale Ugo Ruffolo come la scelta del giudice sia fondata su «una documentazione medica non sufficiente», il critico ha approfittato dell’occasione per tirare una spallata alla figlia: «A volte, momenti del genere aiutano a capire con maggiore chiarezza chi ci vuole davvero bene. Io posso ringraziare la mia compagna Sabrina Colle e mia sorella, Elisabetta. E con loro pochi amici».
