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Barcone con 117 migranti disperso da sei giorni, si teme l’ennesima tragedia: «La Guardia Costiera sapeva e non è intervenuta»

24 Dicembre 2025 - 17:17 Diego Messini
L'imbarcazione partita dalla Libia il 18 dicembre è andata incontro a condizioni meteo proibitive. Alarm Phone: «Trovato un solo sopravvissuto»

Ci sono forti timori che un barcone carico di migranti partito dalla Libia la sera del 18 dicembre sia naufragato 24 ore più tardi, causando la morte di 116 persone. È quanto si evince dalla denuncia pubblica lanciata oggi da Alarm Phone, piattaforma di soccorso nel Mediterraneo. Secondo quanto ricostruito in un comunicato, alle ore 14 del 19 dicembre l’ong è stata informata di un’imbarcazione partita da Zuwara la sera del 18 dicembre, con a bordo 117 persone. Alarm Phone afferma di aver ripetutamente tentato di contattare l’imbarcazione tramite telefono satellitare, senza successo. «Abbiamo allertato la Guardia costiera e le ong competenti, pur non avendo una posizione GPS. Per tutto il giorno abbiamo continuato a provare a contattare la barca tramite telefono satellitare, ma ancora una volta senza successo».

L’allarme ignorato e la testimonianza del sopravvissuto

«Quando abbiamo contattato la Guardia Costiera italiana, hanno confermato di aver ricevuto la nostra e-mail, ma hanno immediatamente interrotto la chiamata senza fornire ulteriori informazioni o rassicurazioni», prosegue l’organizzazione, sostenendo che la Guardia costiera libica «ci ha comunicato telefonicamente di non aver soccorso né intercettato alcuna imbarcazione il 18 o il 19 dicembre». Due giorni dopo, ossia la sera del 21 dicembre, prosegue la ricostruzione, «abbiamo ricevuto informazioni secondo cui alcuni pescatori tunisini avevano trovato un unico sopravvissuto su una barca di legno. L’uomo avrebbe dichiarato di essere partito da Zuwara due giorni prima e di essere l’unico sopravvissuto». Già poche ore dopo la partenza, ha riferito l’uomo, le condizioni meteorologiche sono peggiorate drasticamente, con venti che hanno raggiunto i 40 km/h. Se la sua testimonianza venisse confermata, significherebbe che 116 dei 117 migranti a bordo dell’imbarcazione sarebbero morti nel naufragio. «Alarm Phone ha provato a verificare questa informazione, ma non è ancora riuscito a confermarla completamente», conclude l’ong.

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