Madre e figlia morte intossicate, esclusa la contaminazione della farina con il veleno per topi: domani le autopsie. Tutte le ipotesi

Tra le ipotesi che hanno causato la morte della 15enne Sara Di Vita e della mamma Antonella Di Ielsi, decedute tra sabato e domenica a Campobasso, va escluso quella della contaminazione della farina con il veleno per topi. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, le indagini effettuate nel mulino di famiglia, dove era stato lavorato il grano, non hanno evidenziato tracce di contaminazione con sostanze tossiche, ma solo la presenza di esche tradizionali per piani di prevenzione contro i roditori. Questo esclude, almeno per ora, l’ipotesi di un avvelenamento accidentale dovuto a veleni per topi. Per i due decessi sono indagati 5 medici.
Le indagini sugli alimenti
Le indagini si concentrano ora sugli alimenti consumati durante la cena della vigilia di Natale, con particolare attenzione a pesce e funghi, che potrebbero aver causato la tossinfezione fatale. Tra gli alimenti sequestrati, figurano vongole, cozze, seppie, baccalà e funghi, tutti confezionati e certificati. Il direttore generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo, ha dichiarato che le cause della morte non sono ancora chiare, ma che è possibile che si tratti di una tossinfezione, la cui natura resta sconosciuta. Non si esclude, inoltre, un’intossicazione alimentare o chimica.
Analisi anche sul sangue delle vittime
Per cercare di fare luce sulla vicenda, sono stati prelevati campioni di sangue dalle vittime, che saranno esaminati in dettaglio. Le autopsie sono programmate per domani, giovedì 31 dicembre, e potrebbero fornire elementi più concreti su quanto accaduto. Gli esami autoptici saranno condotti dal medico legale Benedetta Pia De Luca, incaricata dalla Procura, insieme al gastroenterologo Francesco Battista Laterza. I familiari delle vittime hanno nominato come loro legali gli avvocati Arturo Messere e Paolo Lanese, che hanno incaricato il medico legale Marco Di Paolo per affiancare gli esperti.
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Il padre ricoverato, ma vigile
Nel frattempo, il padre della 15enne e marito di Antonella Di Ielsi – ricoverato nel reparto di Rianimazione – è «vigile». Lo rende noto l’istituto Spallanzani dove si trova l’uomo. In ospedale anche oggi «proseguono gli accertamenti per definire le possibili cause». Continua, invece, ad essere ricoverata in reparto ordinario, a scopo precauzionale, l’altra figlia del paziente, le cui condizioni «sono buone».
