Le bufale sugli ingredienti del vaccino antinfluenzale

Nelle narrazioni No vax – come nella miglior “tradizione” complottista – non possono mancare le liste di sostanze dai “nomi strani”, quindi da considerarsi “pericolose”. In questo caso torniamo a trattare le condivisioni su Meta riguardanti veri o presunti «ingredienti dei vaccini». Al solito alcuni sono reali ma sicuri, del tutto fraintesi o non più presenti. In generale mancano proprio le fonti a supporto, che dovrebbero determinare la pericolosità dei vaccini in ragione di tali sostanze.
Per chi ha fretta:
- Le liste di veri o presunti ingredienti dei vaccini circolano da anni in Rete senza produrre alcuna “rivelazione”.
- Alcune sono sostanze realmente presenti, senza che sussistano prove tali da ritenerle pericolose, come proteine, DNA o mRNA.
- Altre come le cellule renali di feti umani o non umani non si trovano nei vaccini, ma fanno parte del processo di produzione.
- Si menzionano anche ingredienti che non si trovano più nei vaccini, come il Thimerosal.
- Nel caso in oggetto si legge anche lo slogan «Se non lo berresti, perché iniettarlo?», ma il cibo contiene proteine e DNA, né si capisce cosa dovrebbe succederci bevendo un vaccino. Viceversa beviamo tante cose che sicuramente se iniettate ci farebbero molto male.
Analisi
Lo screen sui veri o presunti ingredienti dei vaccini riporta il seguente testo:
COSA C’È IN UN VACCINO ANTINFLUENZALE?
Io Vaccino. No. Non Vaccino
• timerosal
• idrocortisone
• bromuro di cetiltrimetilammonio
• polisorbato 20
• polisorbato 80
• baculovirus + DNA cellulare
• beta propiolattone• proteina e DNA
da cellule renali canine
• Triton X-100
• proteina dell’uovo
• solfato di gentamicina
• formaldeide
• neomicina
(e altro ancora)Se non lo berresti, PERCHÉ INIETTARLO?

Veri o presunti Ingredienti dei vaccini: quale sarebbe il problema?
Diversi colleghi hanno trattato le versioni “originali” di queste liste dove vengono elencati questi “Ingredienti dei vaccini”. Suggeriamo in particolare la lettura dei fact-checking di FactCheck.org e PolitiFact. Esistono anche diverse precedenti analisi di Open Fact-checking, per esempio qui e qui.
Ricordiamo in particolare, che «l’alluminio è un componente presente nei vaccini che aumenta la risposta immunitaria. La FDA lo regolamenta, assicurandone la presenza in piccole quantità», come riporta la collega Sofia Ahmed per Politifact. Lo stesso discorso vale nell’Unione Europea. Vi suggeriamo un articolo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per approfondire.
Negli anni ’90 uno studio apre il dibattito sui presunti effetti del mercurio presente negli alimenti sullo sviluppo neurologico dei bambini. Come spiegavamo qui, citando ancora una apposita pagina Web del Bambino Gesù, questo portò a «un acceso dibattito sulla possibilità che il Thimerosal (composto del mercurio contenuto nei vaccini) potesse essere nocivo per il lattante». Ma tale “ingrediente” era diverso da quello che si trovava negli alimenti. Ad ogni modo il Thimerosal non si trova più nei vaccini da oltre un decennio. Oltretutto «un solido corpus di studi scientifici sottoposti a revisione paritaria – riporta l’FDA -, condotti negli Stati Uniti e in altri Paesi, supporta la sicurezza dei vaccini contenenti Thimerosal».
Le linee cellulari provenienti da feti di animali o umani vengono utilizzate nella fase di produzione dei vaccini, non ne sono ingredienti, né si comprende quale pericolo dovrebbero rappresentare eventuali residui. Avevamo trattato narrazioni precedenti in diverse analisi, per es. qui. Si parla anche di cellule renali canine. Tra le più citate ci sono le Madin–Darby Canine Kidney (MDCK).
Alla fine di questa ennesima ricetta troviamo il “ragionamento” che dovrebbe stare alla base.
«Se non lo berresti, perché iniettarlo?»
Gli autori cosa pensano che si trovi negli alimenti di cui ci nutriamo, se non DNA? Molti alimenti sono fonti di proteine, sia quelli animali che vegetali. Ma esattamente cosa dovrebbe succedere se bevessimo un vaccino? Andrebbero condotti degli esperimenti appositi. Viceversa, beviamo tante cose che sicuramente se iniettate ci farebbero molto male.
Conclusioni
Circolano da anni in Rete diversi meme sugli ingredienti dei vaccini. Alcuni sono reali, altri riguardano i processi di produzione. Abbiamo trattato assieme ai colleghi delle testate internazionali diversi esempi precedenti. Non emergono mai fonti serie che dovrebbero spaventarci o far pensare a un complotto delle case farmaceutiche. Per il resto non spetta a noi analizzare ogni singola sostanza menzionata nell’ennesimo screen in oggetto. I vaccini risultano approvati dagli enti competenti sono efficaci e sicuri. Dovrebbero essere gli autori di queste narrazioni a spiegare su quali studi si baserebbero le paure che tentano di instillare nelle persone.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.
