Venezuela: 22 Paesi europei riconoscono Guaidó, l’Italia non è ancora tra questi

Dopo Bulgaria e Malta anche la Romania appoggia il leader dell’opposizione venezuelana. Italia ancora divisa, continua lo scontro tra Lega e 5s

L’Europa è sempre più schierata con Guaidó. Dopo l’annuncio della Romania a favore dello sfidante di Nicolàs Maduro, sono ora 22 i Paesi europei ad aver riconosciuto il leader dell’opposizione venezuelana come Presidente ad interim del Venezuela. Bucarest è stata l’ultima in ordine di tempo ad aver dato il suo appoggio a Guaidó, dopo l’apertura due giorni fa di Bulgaria e Malta. Dei 28 Paesi membri solo sei non hanno ancora espresso la loro posizione sulla questione venezuelana: Italia, Grecia, Cipro, Irlanda, Romania, Slovacchia e Slovenia. Juan Guaidó si è rivolto anche al Papa nel suo tentativo di raccogliere il supporto della comunità internazionale per risolvere la crisi venezuelana: «Faccio un appello affinché tutti quelli che possono aiutarci, come il santo Padre, come il resto della diplomazia, possano collaborare per la fine dell’usurpazione, per un governo di transizione, e a portare a elezioni veramente libere in Venezuela, al più presto», ha dichiarato il leader dell’opposizione al corrispondente da Caracas di SkyTg24.


In Italia è invece sempre più evidente la spaccatura all’interno del governo italiano dopo l’invito di Guaidó ai due vicepremier. Matteo Salvini ha accettato e incontrerà il leader venezuelano il prossimo 11 febbraio, mentre Di Maio si è rifiutato ribadendo l’imparzialità del M5s e il rifiuto di ogni ingerenza esterna. Mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rotto con la linea incerta di Montecitorio sostenendo elezioni libere nel Paese latino americano. Anche l’Onu si è astenuto da una posizione netta e chiara. Il Segretario generale delle Nazioni Uniti Antonio Guterres ha offerto il suo aiuto «ai due campi per essere in grado, a loro richiesta, di aiutarli a trovare una soluzione politica». Fuori dall’Europa anche Canada, Australia, Israele, Georgia e Islanda hanno riconosciuto il leader dell’opposizione come Presidente ad interim. In Sudamerica Guaidó ha ottenuto l’appoggio di Brasile, Argentina, Colombia, Cile, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Panama e Paraguay.


Tra i Paesi che continuano invece a sostenere Maduro c’è in prima fila la Russia, che sembra aver dato inizio a una guerra a distanza con gli Stati Uniti assestati sul fronte opposto. Tante le critiche di Mosca a Washington, accusata di aver manipolato e influenzato la crisi venezuelana organizzando un Colpo di Stato. Altrettanto hanno fatto Cina, Cuba, Corea del Nord, Bolivia e Turchia che fin dall’autoproclamazione del leader dell’opposizione non si sono distanziati dalle loro alleanze di vecchia data con Caracas sostenendo il Presidente in carica.