Un parassita dei gatti può causare la schizofrenia?

In diversi articoli che circolano su Facebook si parla di un parassita dei gatti collegato alla schizofrenia, al Parkinson e all’Alzheimer. In realtà sono stati ingigantiti i risultati di uno studio che non suggerisce un chiaro rapporto di causa-effetto

In diversi articoli che circolano su Facebook si parla di un parassita riscontrabile anche nei gatti che si sarebbe rivelato la causa di disturbi mentali e diverse malattie neuro-degenerative. Questo sarebbe stato dimostrato in uno studio condotto da un team di ricercatori di Copenhagen e pubblicato su Brain behavor and immunity nel gennaio scorso. Si tratta del Toxoplasma gondii, ma la ricerca riguardava anche un altro patogeno, il cytomegalovirus. Inoltre, tra gli effetti considerati ci sarebbero anche gli incidenti stradali.

Cosa sostiene lo studio di Copenhagen

Lo studio riguarda un ampio campione di pazienti, in tutto oltre 81 mila donatori di sangue: più di 2500 con diagnosi psichiatrica; oltre 600 avevano manifestato la volontà di suicidarsi; 2700 con degli incidenti stradali alle spalle. Il Toxoplasma gondii è stato associato, quasi nel 26% dei pazienti, coi disturbi psichiatrici. Il cytomegalovirus ​​​​è stato associato ai medesimi disturbi nel 60% dei casi. Nello studio non si menzionano mai il morbo di Parkinson o quello di Alzheimer, quest'ultimo compare solo tra gli studi elencati nelle reference.

Come riportato nell’introduzione «La natura di queste associazioni rimane incerta, ma è plausibile che riflettano la causalità». I collegamenti coi due patogeni riguarderebbero infatti anche gli incidenti stradali. Inoltre per quanto riguarda il cytomegalovirus, dove i riscontri erano più elevati, i ricercatori fanno notare che «non abbiamo controllato i fattori socio-economici, che possono avere effetto sulla salute».

Lo studio non rivela un collegamento diretto e chiaro tra i due patogeni e la comparsa di disturbi mentali come la schizofrenia, meno ancora una relazione con gli incidenti stradali. Questo però i ricercatori lo spiegano, il problema sta piuttosto nell’uso che è stato fatto del loro lavoro quando in certe testate è stato rilanciato, chiamando in causa i gatti. Esistono anche diversi precedenti riguardanti altri studi.

Il fact checking di Science

La presenza del Toxoplasma gondii è stata riscontrata infatti anche nelle feci dei felini, mentre dobbiamo tener conto del fatto che contemporaneamente può trovarsi nel sangue di un vasto numero di persone nel Mondo. Dovrebbe essere in atto un’epidemia di casi psichiatrici che per fortuna non riscontriamo. Gli articoli che riportano la notizia linkano spesso come fonte un fact checking pubblicato su Science il 15 febbraio, il quale rappresenta una doccia fredda contro «l’entusiasmo» degli autori, tanto che ci chiediamo se per caso l’hanno letto.  

Sebbene più di 100 studi abbiano trovato una correlazione, nessuno ha dimostrato che il parassita causa effettivamente una malattia mentale.

Già, perché se parliamo di patogeni così largamente diffusi, allora non è più così misteriosa la ragione per cui troviamo correlazioni tanto in schizofrenici quanto in persone che hanno subito un incidente stradale. Il 40% dei gatti americani ospitano il parassita, così come l’11% degli americani, ma queste percentuali arrivano anche al 90% se ci spostiamo in alcune regioni dell’Europa e in Sudamerica. Il parassita oltretutto può arrivare a noi semplicemente ingerendo carne poco cotta. Non riguarda solo i gatti, ma anche altri mammiferi, rettili e molluschi.

Nelle persone sane, la toxoplasmosi spesso causa una malattia lieve o nessun sintomo. Ma a volte può essere pericolosa - o addirittura fatale – in quelle con un sistema immunitario indebolito. Gli antibiotici possono trattare l'infezione, sebbene i farmaci non possano bandire completamente il parassita.

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