Cosa si inventeranno i no-vax dopo il nuovo studio che esclude definitivamente la correlazione vaccini e autismo?

Sono passati circa 20 anni dalla pubblicazione fraudolenta dell’ex medico britannico Wakefield. Uno studio condotto su oltre mezzo milione di bambini smentisce, ancora una volta, le sue fesserie, ma cosa saranno capaci di inventarsi adesso i NoVax per insistere con le loro campagne?

Sono passati vent’anni dalla pubblicazione dello studio scientificopiù dannoso e fraudolento della storia della medina, il principale diffusore della bufala in cui sisosteneva la correlazione tra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) e la comparsa di autismo. L’autore e principale colpevole della diffusione di questa falsità, l’ex medico britannicoAndrew Jeremy Wakefield, viene tutt’oggi invitato in tutto il mondo – nel 2016 fu ospite al Senato italiano presentato dall’ex senatore del M5S Bartolomeo Pepe-per sostenere le sue assurde e infondate teorie, alimentando sempre di più le paure dei genitori e convincendone altri a non vaccinare i propri figli.

Visto il crescente numero di antivaccinisti e dei focolai di morbillo, un gruppo guidato dal dott. Anders Hviiddel dipartimento di ricerca epidemiologica presso lo Statens Serum Institut di Copenaghen ha pubblicato un corposo studio che smentisce- ancora una volta – la correlazione tra il vaccino contro il morbillo e l’autismo.

«Nessuna relazione tra vaccini e autismo». Lo studio su mezzo milione di bambini danesi