Il complotto della polizia francese che saccheggia i negozi per accusare i Gilet gialli

Circolano una foto e un video che proverebbero il complotto degli agenti di polizia francesi per incastrare i Gilets gialli accusandoli di saccheggiare i negozi. La realtà è un’altra

Il 17 marzo 2019 la pagina Facebook Smart Nation Italia 5 Stelle pubblica la foto di un poliziotto francese che starebbe spaccando la vetrina di un negozio per incolpare i Gilet gialli. Questo è quello che sostiene la pagina, ma la ricostruzione circola anche tra numerosi utenti su Twitter – come Maurizio che parla addirittura di «Eurogendfor Macroniana» – desiderosi di fornire una prova a favore dei Gilet gialli e di svelare il presunto complotto della polizia francese che vuole incastrarli. Ad essere stati incastrati sono stati proprio gli utenti e non dalla polizia francese.

Il complotto della polizia francese che saccheggia i negozi per accusare i Gilet gialli foto 1

Il post Facebook della pagina pro M5S

Nella foto si vede un poliziotto che sembra dare un calcio alla vetrina, cercando di entrare all'interno per saccheggiare il negozio. Altri agenti in borghese avrebbero qualcosa che riempie le loro tasche: per alcuni utenti si tratta della «refurtiva». Quando è stata scattata la foto? In che città? Non viene fornita alcuna informazione, come succede spesso in questi casi. L'unico indizio che abbiamo è una firma presente in basso a destra della foto: «Bsaz».

La foto è stata scattata dal fotografo francese Bsaz e pubblicata sulla sua pagina Facebook il 3 febbraio 2019. Nei commenti, molti avevano accusato gli agenti di aver violato la legge: per questo il fotografo si era sentito in dovere di precisare che la vetrina era stata rotta prima dell'ingresso dell'agente attraverso il buco, smentendo ogni diceria.

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Il post del fotografo autore della foto con le spiegazioni.

Il 4 febbraio il fotografo pubblica una foto della vetrina prima dell'arrivo degli agenti:

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Un'altra foto del fotografo francese per dimostrare che la vetrina era stata attaccata prima dell'arrivo dei poliziotti.

Chi ha spaccato la vetrina? Cercando su Youtube abbiamo trovato un video girato il 2 febbraio e caricato dall'account «Caméra Gilets Jaunes» dove vengono ripresi in azione contro la vetrina proprio i Gilet gialli.

 

Il poliziotto e lo zaino con la refurtiva

Circola un video, inoltre, dove un poliziotto piega delle magliette e le mette dentro uno zaino, «protetto» da un cordone dei suoi colleghi che tengono lontano i manifestanti da un negozio con le vetrine rotte. Per alcuni utenti, ovviamente, si tratta dell'ennesima «prova definitiva» del saccheggio da parte della polizia francese per incolpare i Gilets gialli.

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Il tweet del giornalista Sacchetti dove accusa la polizia francese di furto e di depistaggio contro i Gilets gialli.

Secondo Cesare Sacchetti, il giornalista Rémy Buisine avrebbe «sorpreso i poliziotti di Macron mentre saccheggiavano dei negozi e nascondevano la merce». Il mandante? Macron, ovviamente, ma è proprio grazie alla citazione dell'autore del video che riusciamo a risalire all'originale.

Il 16 marzo 2019, Rémy Buisine stava trasmettendo una lunghissima diretta streaming sulla pagina Facebook Brut, dove troviamo tutta la scena, al contrario del video condiviso dal Sacchetti, lungo appena un minuto e diciannove secondi. Al minuto 4:56:40 circa notiamo che gli agenti circondano il negozio del Paris Saint-Germain Football Club, come in tanti altri casi, per impedire ulteriori saccheggi.

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L'arrivo del giornalista francese vicino al locale della squadra di calcio protetto da un cordone di polizia.

Poco dopo notiamo che nell'angolo in fondo ci sono degli agenti intenti a fare qualcosa con dei tessuti rossi, probabilmente materiale proveniente dal negozio. Gli agenti che si trovavano nell'angolo in fondo si spostano e insieme a loro c'era un ragazzo ammanettato. Nel video osserviamo che lo portano all'interno del locale.

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A sinistra troviamo due agenti, diversi indumenti e quella che sembra essere una persona appoggiato a terra. A destra gli agenti portano dentro il locale un uomo ammanettato.

Nei fotogrammi successivi notiamo che sono scomparsi dall'angolo sia gli agenti che la figura che si trovava a terra, probabilmente proprio il ragazzo arrestato.

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Dopo aver portato l'uomo ammanettato dentro il locale notiamo che nell'angolo di prima rimangono solo alcuni indumenti.

A terra rimangono degli indumenti, prelevati proprio dall'interno del locale e – come è facilmente intuibile – portati all'esterno dal ragazzo arrestato.

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Nei fotogrammi successivi si nota un agente che mette dentro uno zaino gli indumenti lasciati a terra.

Come mai l'agente mette dentro uno zaino gli indumenti raccolti a terra? Nulla di strano, si tratta della prova della refurtiva sottratta da chi aveva saccheggiato il locale.

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