Rami risponde a Salvini: «Se adesso lo ringraziano è merito mio. Mi fido di Di Maio»

Il vicepremier del Movimento 5 Stelle esorta il Governo a non perdere altro tempo, ma qualche giorno fa Matteo Salvini aveva detto: «Sulla cittadinanza a Rami vediamo, ma se il bambino vuole lo Ius soli si faccia eleggere in Parlamento»

Rami, il tredicenne di Crema che ha aiutato i carabinieri nel salvataggio dei 51 studenti e due insegnanti a bordo dell'autobus dirottato da OusseynouSy, è stato ricevuto nel consolato egiziano a Milano la mattina del 25 marzo.È qui che ha risposto a Matteo Salvini, dopo le sue ultime dichiarazioni sulla questione della cittadinanza italiana:«Dopo tutto quello che è successo volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini, se tutti i ragazzi fossero morti? Se tutti adesso lo ringraziano è merito mio. Di Maio vuole darmi la cittadinanza, io mi fido di lui».


Il console generale,Ehab Abosere, gli ha consegnato una targa, scritta in arabo-egiziano, elogiando il piccolo connazionale, eroe di San Donato Milanese. Qualche ora dopo, il vicepremier Luigi Di Maio ha pubblicato un post su Facebook intervenendo sulla questione della cittadinanza italiana.


Su Ramy confido in una rapida risoluzione per quanto riguarda la cittadinanza per meriti speciali. Quel bambino di…

Posted by Luigi Di Maio on Monday, March 25, 2019

«Non stiamo a girarci troppo intorno. Diamo la cittadinanza a quel bambino. C'è già una legge che lo consente. Questo è un Paese che vale molto di più della semplice indignazione: dimostriamolo», ha scritto Di Maio.

In chiusura ha aggiunto quella che sembra essere una frecciatina alle dichiarazioni dell'alleato di governo, Matteo Salvini:«Iniziamo a guardare avanti. Facciamolo. Senza perderci in facili strumentalizzazioni».

«Se mi daranno davvero la cittadinanza italiana sarò felice – aveva detto Rami – ma allora dovrebbero darla anche a mio fratello e ai miei compagni di classe di origine straniera che vivono in Italia da tanto tempo e magari sono pure nati qui».

Dopo queste parole, il ministro dell'Interno aveva risposto duramente al ragazzo, invitandolo a farsi eleggere per far approvare lo ius soli. Poi è tornato sui suoi passi: non ha escluso l'ipotesi che al tredicenne di origini egiziane possa essere consegnata la cittadinanza italiana per merito, ma ha chiarito che sullo ius soli non si tratta.

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