«Popolazioni rom discriminate»: l’Unione europea avvia procedura d’infrazione contro la Regione Lazio

Già nel 2016 la Commissione europea aveva definito fuori legge il meccanismo di ghettizzazione in appositi campi – alle periferie delle città – di queste popolazioni

L’Unione Europea ha chiesto delucidazioni alla Regione Lazio circa i criteri che riguardano l’assegnazione di alloggi popolari. Si tratta di una procedura di pre-infrazione con riferimento alla direttiva 2000/43 che prevede il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza (termine ancora in uso nella direttiva comunitaria del 2000) e dall’origine etnica. A dare la notizia è stata l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Alessandra Sartore durante una seduta in Consiglio regionale affermando che per la Ue «le popolazioni rom sarebbero discriminate».


Stando a quanto contestato direttamente dall’Unione Europea, la discriminazione consiste nel fatto che l’assegnazione degli alloggi a persone rom sarebbe frenata «dalla richiesta di requisiti quali la residenza e lo sfratto che, per la loro situazione di fatto, non sono in grado di dimostrare», visto che si tratta di popolazioni nomadi, che quasi sempre vivono in campi a loro preposti, ai margini della città.


Ricordiamo che la Commissione europea si era già pronunciata in passato sull’argomento definendo fuori legge il meccanismo di ghettizzazione in appositi campi – alle periferie delle città – delle popolazioni di etnia rom e prevedendone la totale chiusura entro il 2020.

In caso di apertura di una procedura di infrazione, la Regione Lazio dovrebbe rispondere sul tema della  compatibilità della L.R. 12/99 (Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica) appunto con la direttiva 2000/43.

Sull’argomento si è pronunciato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in una nota ha fatto sapere: «La Commissione europea insiste per l’assegnazione delle case ai rom. Follia. Ennesima ragione per votare votare Lega domenica 26 maggio».

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