Gay Pride, la curia di Genova vieta il Rosario riparatore: dietrofront in tre chiese

Niente preghiere pubbliche di riparazione nella città ligure: «Pregate in comunione spirituale»

Dopo Roma, dove un gruppo di 30 persone di Militia Christi si era riunito per pregare in risposta al gay pride , e dopo i fatti di Modena, e della contro manifestazione “religiosa”, a Genova è arrivato il “no” della Curia guidata dal cardinale Angelo Bagnasco.


L’avviso è comparso anche sulla pagina Facebook Santo Rosario per l’Italia, dopo che tre chiese genovesi avevano aperto le loro porte alle preghiere riparatorie: «Siamo spiacenti di dover avvisare che la curia arcivescovile di Genova ha chiesto ai sacerdoti responsabili delle chiese sotto indicate di annullare i momenti di preghiera di riparazione pubblici già programmati. Invitiamo pertanto i fedeli interessati alla riparazione di pregare altrove, in comunione spirituale».


Ieri, martedì 11 giugno, il triplice appuntamento di preghiera (che avrebbe dovuto tenersi domani nella chiesa di Santa Marta, venerdì nella chiesa di San Pio X e sabato mattina nella chiesa di Santo Stefano) era stato rilanciato sulla pagina Facebook delle Sentinelle in piedi.

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