Pakistan, soccorsi i quattro alpinisti italiani travolti dalla valanga: trasportati in un ospedale militare

I soccorsi partiranno soltanto domani a causa del maltempo

Sono in corso le operazioni di salvataggio per i quattro alpinisti italiani che ieri 18 giugno, assieme a tre pakistani, sono stati investiti da una valanaga a 5mila metri su una montagna inviolata in Pakistan, nell remota zona dell’Hindu Raj.


A bordo degli elicotteri dell’aviazione militare pakistana, gli alpinisti saranno trasportati all’ospedale militare Cmh di Gilgit. La spedizione era guidata dal vicentino di Quinto Vicentino, Tarcisio Bellò che nell’incidente ha riportato la frattura di una caviglia e altre lesioni. Gli altri alpinisti italiani sono Luca Morellato anche lui di Quinto Vicentino, David Bergamin di Castelfranco Veneto e del vicentino Tino Toldo. Resta ancora disperso un alpinista-sherpa pakistano, identificato in Imtyiaz


Ricevuto l’allarme dal gruppo di alpinisti, l’ambasciata italiana aveva rassicurato sulle condizioni dei quattro italiani. Nell’incidente, avvenuto nelle prime ore del mattino, è morto un alpinista pakistano che faceva parte del gruppo.

L’obiettivo degli alpinisti era raggiungere una cima inviolata a 5.800 metri di quota nell’area dell’Hindu Kush, individuata nel 2017 dall’alpinista Franz Rota Nodari, morto nel marzo del 2018 sul Concarena. A lui, oltre che a Daniele Nardi e Tom Ballard – morti nel febbraio scorso sul Nanga Parbat – è dedicata la spedizione guidata da Bellò.

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