I mercati scommettono sulla pace tra Commissione europea e Italia

L’effetto a catena scatenato dalle banche centrali europea e americana riporta fiducia sull’orizzonte economico italiano

Dopo gli ultimi segnali da parte delle grandi banche centrali, prima fra tutte la Bce di Mario Draghi, hanno alimentato la fiducia dei mercati sulla soluzione della crisi tra Italia e Commissione Ue sulla procedura di infrazione. Lo scorso giovedì, le borse hanno toccato i massimi da sei settimane a questa parte. Ad aiutare il clima di fiducia, riporta Reuters, è stata soprattutto la Fed, che ha rinviato a luglio un possibile taglio sui tassi di interesse. Decisione presa dopo l’intervento fermo del governatore Draghi che ha prospettato una svalutazione dell’euro sul dollaro. Alla luce dei livelli di inflazione attuali, secondo l’economista di Berenberg Bank di Londra Florian Hense: «la Fed e la Bce possono sostenere l’espansione, tagliando i tassi o almeno che potrebbero farlo. E agli investitori questo piace, perché è un messaggio più accomodante di quanto previsto».


Il salto di giugno

Le rassicurazioni da parte dei commissari europei, che hanno escluso ulteriori passi in avanti sulla procedura sull’Italia per la prossima settimana, ha fatto guadagnare a Piazza Affari lo 0,36% sull’indice bancario, con il principale che ha segnato un rally dello 0,74%. L’azione di alleggerimento della pressione sulla politica da parte di Fed e Bce ha spinto anche l’indice europeo STOXX 600 a guadagnare quasi il 5% nel solo mese di giugno, recuperando così le vendite massicce di maggio, che è stato il mese peggiore degli ultimi due anni.


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