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Azione Frontale, il blitz nella sede Pd dopo l’inchiesta di Reggio Emilia: «Rovinate i nostri bambini»

01 Luglio 2019 - 15:44 Angela Gennaro
«Siamo appena stati nella sede nazionale del Partito Democratico a consegnare un messaggio di disprezzo e orrore», dice il leader del movimento neofascista Ernesto Moroni

Volantini nella sede del Pd del Nazareno, in centro a Roma: «Rovinate anche i nostri bambini. Infami!». A entrare, appendere un volantino all’interno e provare a lasciarne altri alla reception (senza riuscirci) è Ernesto Moroni, presidente del movimento politico neofascista Azione Frontale, ex militante di Forza Nuova e già noto alle cronache per avere inviato delle teste di maiale alla Comunità Ebraica nel 2014.

«Siamo appena stati nella sede nazionale del Partito Democratico a consegnare un messaggio di disprezzo e orrore», dice Moroni. «Ciò che è successo ai poveri bambini di Reggio Emilia e Torino è un qualcosa di inqualificabile e gravissimo. In qualsiasi paese civile queste azioni sarebbero costate lo scioglimento del partito stesso». Il movimento non è nuovo ad azioni di “provocazione” nella Capitale. «Avete rovinato il nostro Paese, ora rovinate anche i nostri bambini!», dice al Partito democratico.

Le indagini

Il riferimento di Azione Frontale è alla vicenda di Reggio Emilia, l’inchiesta scaturita dall’operazione ‘Angeli e Demoni’ sul presunto giro di affidamenti illeciti di bambini nella provincia di Reggio Emilia. Inchiesta che vede coinvolto anche il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, ora ai domiciliari.

Il ruolo del sindaco, però, nei giorni, è stato molto ridimensionato: da quello che emerge, non ha avuto nulla a che vedere con i presunti abusi. Carletti, secondo le parole del capo della procura di Reggio Emilia Marco Mescolini riportate da Repubblica, «risponde solo di abuso d’ufficio e falso. Gli viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma non è coinvolto nei crimini contro i minori».

Questo quanto emerso fino a ora dalle indagini degli inquirenti. «Una cosa del genere ce l’aspettavamo, nel nostro paese funziona così», replica Ernesto Moroni. «Se vengono toccati determinati personaggi e partiti, viene ridimensionato tutto. Sono gli ultimi 70 anni della nostra storia a raccontarlo: quando vengono toccati partiti potenti viene ridimensionato tutto e la verità non viene a galla».

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