Specializzazione in medicina, caos nel giorno dell’esame: nessuna certezza su numero delle borse di studio

Secondo le indiscrezioni dovrebbero essere 8mila, 1800 in più rispetto all’anno scorso ma manca l’ufficialità

Oggi migliaia di laureati in Medicina e Chirurgia cercheranno di superare la prova per entrare nelle scuole di specializzazione che formeranno i nuovi cardiologi, anestesisti, ginecologi, oncologi, ecc. Nonostante si tratti di un concorso pubblico, non è dato sapere con certezza quanti sono i partecipanti, quali sono le scuole accreditate e neppure il numero totale delle borse di studio.


Gli aspiranti specializzandi hanno avuto tempo dal 9 al 21 maggio per iscriversi all’esame in cui dovranno rispondere a 140 quesiti a risposta multipla. Il punteggio finale terrà conto anche – in misura assai inferiore – del voto di laurea.


Per quanto riguarda le borse di studio, ciò che è più o meno certo, stando alle dichiarazioni politiche, è che dovrebbero essere di più rispetto all’anno scorso. Secondo alcune anticipazioni, dovrebbero essere 8mila, contro i 6.200 dello scorso anno, a fronte – secondo Federspecializzandi – di 19, 20mila candidati.

Un nodo, quello delle borse di studio, importante da sciogliere visto la carenza di medici specialisti in Italia: «In un caso su due – ha spiegato a Open il presidente di FederSpecializzandi Stefano Guicciardi – un medico appena laureato resta fuori dal percorso formativo perché non ha accesso alla specializzazione», proprio a causa della mancanza di borse di studio.

Secondo fonti interne al Ministero della pubblica istruzione (Miur), il Governo avrebbe stanziato 100 milioni in più, a regime, per finanziare nuovi contratti di formazione per gli specializzandi. I fondi per aumentare il numero di borse di studio ci sarebbero dunque.

Anche Cristina Patelli, membro della Commissione Cultura e Istruzione della Camera, parla di 100 milioni messi a disposizione dal Ministro Bussetti e di un aumento del 30% (da 6.200 a 8.000) nei contratti statali per le specializzazioni mediche. Investimenti che, sempre secondo la deputata, dovrebbero mettere a tacere ogni critica. «La polemica della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) è singolare e stupisce».

Eppure, è un dato certo che il numero preciso delle borse di studio non è ancora stato scritto nero su bianco. Per Guicciardi si tratta di un fatto «assurdo, surreale». «Più volte abbiamo sollecitato sia il Miur, sia il Ministero della Salute Il Ministro Bussetti ha firmato quello che è stato il decreto sui posti a medicina, però il decreto integrativo al bando di concorso, non è ancora stato reso noto».

«Chiediamo semplicemente che vengano emanati il prima possibile per rispetto dei candidati che, partecipando al concorso pubblico, non sanno quanti sono i posti per i quali concorreranno. Non capiamo come mai ci si è ridotti a questo ritardo sapendo bene che il giudizio sulle scuole accreditate è partito più di un mese fa».

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