In Evidenza ENISiriaUSA
SOSTENIBILITÀBrasileCambiamento climaticoJair Bolsonaro

Stiamo perdendo la foresta Amazzonica: consumato l’equivalente di un campo di calcio ogni minuto

03 Luglio 2019 - 06:41 Redazione

Un’area lunga circa 100 metri e larga 75. Ogni minuto, in Brasile, viene spazzato via l’equivalente di un campo da calcio di foresta amazzonica. È quanto mostrano dati ottenuti da un satellite e pubblicati dalla BBC.

La deforestazione avviene in genere tramite bulldozers, che spingono contro i tronchi forzando lo sradicamento delle radici. A volte due di questi veicoli avanzano in parallelo, collegati da una catena che trascina a terra tutto ciò che si erge tra loro.

Secondo il giornale inglese, l’erosione è stata accelerata dall’insediamento del presidente sovranista Jair Bolsonaro. Nell’ultimo anno le immagini mostrano un record in termini di sradicamenti, con un’accelerazione particolare negli ultimi due mesi, in cui si starebbe disboscando un ettaro di foresta al minuto.

Un funzionario ha infatti confidato anonimamente alla BBC che il suo governo sta incoraggiando la deforestazione. Intenzione che è stata espressa con il più alto riserbo da parte della fonte, cui Bolsonaro aveva vietato di parlare ai media, ma che era già chiara quando quest’ultimo aveva deciso di unire il ministero dell’Agricoltura e quello dell’Ambiente. La maggior parte delle terre strappate alla foresta, vengono destinate al pascolo di animali.

Nello scorso decennio, i leader politici erano riusciti a limitare la deforestazione tramite l’azione di agenzie federali e multesalate. Ma questa linea d’azione ha subito un brusco cambiamento di rotta con l’insediamento del governo Bolsonaro, che ha ridotto drasticamente le confische di legname e le condanne per crimini ambientali. Il voto di pastori e agricoltori ha infatti giocato un ruolo fondamentale nella formulazione del programma populista del leader brasiliano.

La foresta amazzonica è la più grande foresta pluviale del mondo, autogenera molte delle sue precipitazioni ed è una riserva di carbone preziosa. La foresta assorbe infatti enormi quantità di diossido di carbonio, mitigando l’accelerazione del cambiamento climatico.

La foresta pluviale è anche uno scrigno della biodiversità mondiale: contiene circa un decimo di tutte le specie viventi. Ma quella che sta venendo brutalmente rasa al suolo è anche la casa e l’ecosistema imprescindibile di molte popolazioni indigene.

Leggi anche:

Articoli di SOSTENIBILITÀ più letti